Vediamo la variazione settiminale sugli indici di borsa.
La prevalenza è negativa dello 0,64%. In controtendenza lo SMI svizzero (+1,63%).
Il Ftse Mib (sotto nel grafico settimanale) è dunque tornato indietro, con possibile obiettivo ora attorno ai 21000-21200 punti.
Si allontana ulteriormente dai massimi del 4 Luglio il DAX tedesco, con diversi obiettivi intermedi in caso di continuazione della tendenza ribassista.
Da verificare la tenuta del NASDAQ americano dopo il massimo del 15 Luglio (8258 punti) e il conseguente ritracciamento.
Lo SMI svizzero ha recuperato parte di quanto perso nella settimana precedente, in cui era avvenuto un principio di rottura della trendline rialzista partita a fine 2018.
Il NIKKEI giapponese è sceso a ritestare la soglia dei 21000 punti, per poi rimbalzare con forza (ma sempre sotto la trendline discendente nera).
Vediamo il grafico astrologico di lunedì 22 Luglio.
Le opposizioni Sole-Saturno e Sole-Plutone, come ipotizzato, hanno favorito una temporanea inversione (da rialzo a ribasso) degli indici azionari.
La scarsa omogeneità di andamento tra i vari indici (sopratutto a livello giornaliero) rende difficile identificare una tendenza univoca, anche se l’inversione è evidente e si è realizzata.
Prosegue intanto l’opposizione Sole-Plutone, a cui si aggiunge l’opposizione Venere-Plutone.
Accanto agli aspetti conflittuali, si sta preparando l’ingresso del Sole in Leone (da sempre estremamente imprevedibile nei suoi effetti) e il Trigono Marte-Giove.
Mercurio continua il suo moto retrogrado.
Ora la variazione sulle materie prime, con gli “energetici” in netto calo.
Il petrolio, dopo aver incontrato una resistenza attorno ai 60 dollari, ha innescato la retromarcia.
Spicca invece largento, salito di oltre il 6%. Si può osservare uno snodo cruciale di medio-lungo-periodo.
Appare buono il trend del platino in funzione dell’ultima risalita.
Infine le criptovalute, (aggiornate a Venerdì 19 Luglio), tutte in forte ribasso.
Il bitcoin è sceso fin quasi alla soglia dei 9000 dollari per poi rimbalzare sopra i 10000 dollari; la fase di assestamento non sembra però terminata.
litecoin è arrivato fino a 80 dollari per poi tornare a 100.
ethereum sembra aver trovato un buon supporto attorno ai 200 dollari; pericolosa una sua eventuale rottura.