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Previsioni utili Apple: domanda forte nonostante le difficoltà di approvvigionamento

Pubblicato 27.04.2022, 12:22
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
  • Rilascio utili Q2 2022, giovedì 28 aprile dopo la chiusura dei mercati
  • Previsioni entrate: 94,15 miliardi di dollari
  • Previsioni utili per azione: 1,43 dollari
  • Le azioni della casa produttrice dell’iconico iPhone, Apple (NASDAQ:AAPL), sono state più resilienti rispetto a quelle di altri titani del settore tech. Durante la carenza di chip che ha colpito molte aziende tecnologiche, il gigante tecnologico di Cupertino ha superato la crisi, beneficiando di una marea di nuovi prodotti, tra cui l’iPhone 13, Apple Watch Series 7, e Mac aggiornati.

    Di conseguenza, l’azienda è attualmente quella con la migliore performance dall’inizio dell’anno rispetto alle altre aziende mega cap del gruppo FAANG. Le azioni AAPL hanno chiuso a 156,80 questo martedì.

    AAPL grafico settimanale

    Tuttavia, il report sugli utili trimestrali di Apple che sarà rilasciato domani dopo la chiusura dei mercati, promette di mettere alla prova lo status di bene rifugio. Ci sono numerosi rischi: la recrudescenza del COVID-19 e i relativi lockdown in Cina, (dove ha sede il più grande fornitore di componenti dell’azienda), insieme all’aumento dei costi di spedizione e alle carenze di manodopera che continuano a mettere a dura prova le catene di approvvigionamento globali.

    A marzo Mark Liu, Presidente della Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM), ha dichiarato che i lockdown cinesi hanno ripercussioni sulla domanda di PC, TV e smartphone. Il fornitore di Apple Foxconn ha fermato le operazioni negli impianti di Shenzhen a marzo per via del lockdown imposto dal governo nell’hub tech.

    Gli analisti di Wall Street ora si aspettano che la maggiore compagnia per capitalizzazione di mercati riporti un’impennata di oltre il 5% delle vendite contro lo stesso periodo dello scorso anno, con 94,15 miliardi. Hanno previsto inoltre che gli utili per azione di Apple scenderanno a 1,43 dollari rispetto agli utili del periodo precedente sostenuti dal boom per la pandemia.

    In una nota ai clienti, JPMorgan ha scritto che le vendite dell’iconico iPhone potrebbero deludere gli investitori durante questa settimana di utili.

    Ciclo di super crescita

    Bisogna notare che le sfide citate sopra sono di natura a breve termine. Non dovrebbero nascondere il fatto che Apple sia entrata in un altro super ciclo di crescita, alimentato dai suoi ultimi modelli di iPhone e dall’impennata della domanda per i suoi wearable e altri gadget e servizi.

    Inoltre, l’azienda ha sistematicamente rilasciato utili migliori del previsto

    Sarà per questo che la maggioranza tra i 44 analisti intervistati da Investing.com ha raccomandato di l’acquisto del titolo Apple.

    AAPL stime degli analisti

    Source: Investing.com

    Il price target su 12 mesi di circa 193,08 implica un rialzo potenziale del 23,1%.

    JPMorgan, che ha ridotto il price target su Apple a 205 dollari l’azione da 210, continua a mantenere il suo rating overweight nonostante alcuni rischi alle previsioni. Per giustificare il price target la banca ha dichiarato:

    “Rimaniamo al di sopra della media nella nostra previsione su entrate e utili di fine anno, guidata dalla nostra continua aspettativa di una crescita migliore del previsto nei prodotti e nel margine e nella traiettoria dei guadagni sulla base di una robusta crescita nei servizi. La nostra visione positiva a lungo termine sulle azioni ci porta a mantenere la nostra valutazione di overweight”.

    Morale della favola

    Apple potrebbe deludere gli azionisti non producendo i soliti dati trimestrali forti, per via delle problematiche legate alle catene di approvvigionamento e ai lockdown in Cina.

    Tuttavia, crediamo che un’eventuale debolezza post-utili sia un’opportunità d’acquisto per gli investitori nel lungo termine, vista la domanda dei prodotti e servizi di Apple.

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Ci vogliono 2 mesi per avere il nuovo Mac Studio. È un'indicatore della situazione e non passerà inosservato al mercato azionario.
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