“JP Morgan (NYSE:JPM) durerà più del Partito comunista cinese” (Jamie Dimon)
Prove tecniche di rimbalzo. Nella settimana in cui si riunisce la Bce (scontato che non verranno toccati i tassi di interesse), i mercati tentano il recupero dopo le perdite della scorsa settimana. Il peggiore inizio del mese da marzo 2023 per l’MSCI World, che ieri ha invece chiuso al rialzo dello 0,24%, in ripresa anche l’Eurostoxx 50, +0,37%, mentre si sono mosse a lungo intorno alla parità le Borse statunitensi. Bene Piazza Affari, maglia rosa in Europa con l’FTSE Mib in rialzo di quasi l’1%, così come gli indici delle small cap: Russell 2000 +0,46%, S&P 600 Small Cap +0,42%, FTSE Italia STAR +1,05%. Si prende una pausa di riflessione anche il petrolio in calo dello 0,7%, lontano dalla soglia di $9, anche se, secondo Bloomberg, potrebbe raggiungere il traguardo di $100 nel corso dell’anno a causa di una serie di fattori di carattere geopolitico e della riduzione dell’offerta su base “volontaria” da parte di alcuni Paesi Opec (in primis il Messico). Continua a salire invece l’Oro, vicino alla soglia di $2.400, così come il bitcoin che punta di nuovo verso i massimi storici posti in area $80mila. Il calendario macro di oggi è “scarno” in attesa dei dati sull’inflazione Usa a marzo in uscita mercoledì che insieme alla riunione del board della Bce (giovedì) faranno da market mover.
Parola di Jamie
Transizione green, rimilitarizzazione e ristrutturazione del commercio sono fattori che incidono sull’inflazione, destinata quindi a rimanere su livelli mediamente più alti di quelli ai quali ci siamo abituati dall’inizio del secolo, e che hanno portato i tassi di interesse a zero. Concetti riportati da Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan nella consueta lettera annuale agli azionisti. Secondo il banchiere più famoso al mondo: “l’enorme spesa fiscale, i miliardi di dollari necessari ogni anno per l’economia verde, la rimilitarizzazione del mondo e la ristrutturazione del commercio globale sono tutti fattori inflazionistici”. Dimon si è anche espresso sull’intelligenza artificiale che avrà un impatto profondo sulla società: “verrà trasformata come in passato è accaduto con la stampa, l’elettricità e internet". JP Morgan ha oltre 2.000 dipendenti sull'IA e il machine learning: "Prevediamo che il nostro uso dell'intelligenza artificiale abbia il potenziale per migliorare virtualmente ogni lavoro e che avrà un impatto sulla composizione della forza lavoro. Potrebbe ridurre determinate categorie di lavori o ruoli, ma potrebbe crearne allo stesso tempo delle altre", si legge nella lettera di Dimon.
Robotaxi
Dopo avere perso il 30% da inizio anno ed essere con un piede fuori dal club dei Magnifici di Wall Street, le azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) tornano a correre. A innescare gli acquisti l’annuncio di venerdì scorso su X circa la presentazione del robotaxi a guida autonoma il prossimo 8 agosto. "Tesla Robotaxi reveal on 8/8", questo il sintetico messaggio lasciato da Elon Musk che ha ravvivato le speranze degli investitori. In passato, Musk ha affermato che i modelli Tesla con Fsd (Full Self-Driving) “saranno sovrumani a tal punto che sembrerà strano in futuro che gli esseri umani guidino automobili, anche se esausti e ubriachi!”. Per gli analisti di Deutsche Bank (ETR:DBKGn) le ultime novità potrebbero rappresentare un punto di svolta per il futuro della società, anche se è ancora presto per stabilire in quale direzione. Non dimentichiamo infatti che poco prima dell’annuncio di Musk, Reuters aveva riportato la notizia secondo la quale Tesla avrebbe deciso di abbandonare il piano di produrre modelli di auto elettriche a basso prezzo, ovvero sotto i $25mila dollari. Notizia smentita dallo stesso Musk. L’iniziativa sul robotaxi potrebbe quindi essere mirata a creare hype sul titolo che negli ultimi mesi ha sofferto particolarmente la concorrenza della cinese Byd. Il differenziale tra produzione e ordini, che indica il livello di magazzino, è sui massimi storici. Un segnale della perdita di appeal dei prodotti di Tesla che resta tuttavia ancora al primo posto al mondo per produzione di auto elettriche.