Il franco svizzero è salito contro il dollaro negli ultimi tre mesi, il periodo più lungo dal 2020.
Il rally è iniziato a maggio, con l’aumento della volatilità sui mercati finanziari globali che ha spinto gli investitori verso gli asset rifugio. Il dollaro si era già apprezzato dal giugno 2021, quindi i trader hanno cercato di diversificare il rischio anche tra gli asset rifugio.
I trader hanno inoltre pensato che il dollaro potesse aver già messo in conto l’inasprimento della Fed, quindi si sono rivolti alla valuta elvetica. All’epoca avevo messo in guardia dal comprare sulla storia di un biglietto verde esausto, in quanto difficilmente sarebbe durata.
Il franco svizzero ha continuato a salire dopo che i prezzi elvetici sono saliti del 2,9% a giugno, rispetto al balzo di oltre l’8% della zona euro e del Regno Unito. Ma la lettura è alta rispetto all’inflazione storicamente bassa della Svizzera. E poi a luglio l’indice sui prezzi al consumo è salito del 3,4%, aumentando le pressioni sulla SNB perché agisca.
E questo dovrebbe spingere il CHF contro l’USD, ma proverò a presentare l’ipotesi contraria.
Ricordate: la Fed ha iniziato un inasprimento quantitativo di una portata senza precedenti quest’anno e in un tonfo prolungato del mercato i fondi tornerebbero nei dollari, come nel 2007-8.
Tecnicamente, il dollaro mostra segni di inversione contro gli asset rifugio, come oro, yen, e franco svizzero.
Avendo toccato la resistenza di un range di prezzo, i trader hanno cominciato ad andare short sul cosiddetto “swissy”.
Questo range risale al gennaio 2015, quando la SNB aveva scioccato i mercati rimuovendo il tetto sul franco a 1,20 euro ed abbassando i tassi di interesse a -0,75%. Questa decisione inaspettatamente drastica aveva fatto immediatamente schizzare il CHF del 39%.
Sebbene sia vero che il cambio USD/CHF scende da metà maggio, sospetto che gli short-seller si stiano stancando.
Il pattern di trading sta sviluppando un cuneo discendente. Questa struttura mostra che, sebbene massimi e minimi stiano scendendo, lo stanno facendo ad un ritmo diverso.
Dopo un rialzo di sei settimane nella serie più lunga dal maggio 2018, il dollaro ha iniziato una congestione discendente rispetto al franco, spingendo qualcuno a pensare che fosse sovraprezzato. Si può vedere il ROC schizzare quando il prezzo è sembrato estendersi eccessivamente dal suo temperato canale ascendente.
Gli short seller hanno cominciato ad abbassare continuamente le loro offerte come compromesso, per rispecchiare la crescente fiducia che avrebbero comunque fatto soldi con dei prezzi in calo. Tuttavia, anche se i compratori sono stati respinti dalla carneficina dell’offerta, hanno perlopiù mantenuto la posizione rispetto ai venditori.
Se il prezzo infrangesse al rialzo, avremo la prova che l’equilibrio si è invertito e che la domanda ha superato l’offerta. Gli short seller probabilmente coprirebbero, riducendo l’offerta e aumentando la domanda, aggiungendosi a quella dei compratori. Il breakout dovrebbe attivare per la coppia una reazione a catena di short coperte e long innescate, che attirerà anche gli indecisi. La maggior parte del mercato sarà dalla parte della domanda a questo punto, facendo schizzare i prezzi.
Nota: il dollaro ha trovato supporto alla MA su 200 settimane, rimbalzando al di sopra di essa per la seconda volta da giugno, dopo aver visto supporto presso l’importante MA a maggio. Inoltre, la WMA su 50 ha incrociato al di sopra la WMA su 100. Allo stesso tempo, ha trovato supporto dal bottom del canale ascendente e si dirige verso una Golden Cross settimanale.
Notiamo come il cuneo discendente si inserisce nel canale ascendente e come il ROC si inserisce nel suo.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare un ovvio breakout al rialzo, con almeno una penetrazione di tre giorni (preferibilmente compresa una chiusura di venerdì), o del 3%, su base di chiusura, prima di rischiare con una posizione long.
I trader moderati aspetterebbero lo stesso completamento del pattern ma si accontenterebbero di un breakout di due giorni, del 2%, su base di chiusura.
I trader aggressivi potrebbero aspettare che il dollaro si avvicini al bottom del pattern, nell’area di 95, oppure un breakout al rialzo su base di chiusura.
Un piano di trading è cruciale per tenere conto delle vostre tempistiche, budget e temperamento. Tuttavia, lo capisco se ancora non sapete come farlo. Ecco un esempio generico. Ma ricordate che serve solo per fare pratica fino a quando non avrete imparato come sviluppare un piano personalizzato.
Esempio di trade 1 - posizione lunga aggressiva su rimbalzo:
- Entrata: 94,50
- Stop-Loss: 94,00
- Rischio: 50 punti
- Obiettivo: 96,00
- Ricompensa: 150 punti
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3
Esempio di trade 2 - Posizione long aggressiva dopo il breakout
- Entrata: 96,00 (dopo il breakout filtrato, in base alla strategia)
- Stop-Loss: 95,00
- Rischio: 100 punti
- Obiettivo: 99,00
- Ricompensa: 300 punti
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3