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Rapporto NFP irrilevante perché il rialzo della Fed è cosa fatta

Pubblicato 10.03.2017, 14:23
EUR/USD
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Buongiorno ai lettori di Investing.com,

dopo la cifra molto alta dell’ADP di mercoledì scorso, che si è attestato leggermente sotto le 300 mila unità, ora i mercati finanziari attendono la conferma dal dato NFP, che a febbraio dovrebbe risultare inferiore al rilevamento di gennaio, ovvero a 200 mila rispetto a 227 mila unità. A nostro modo di vedere, questo dato è irrilevante perché non influenzerà granché la decisione della banca centrale USA sul rialzo dei tassi.

Anche se di tanto in tanto il sondaggio ADP fornisce delle deviazioni spettacolari, non ci aspettiamo un dato NFP basso. Una cifra debole potrebbe far indebolire il dollaro, sapendo che c’è spazio per una delusione, dato che ormai i mercati finanziari scontano un rialzo del tasso.

Inoltre, cresce la probabilità di rialzi del tasso alle prossime riunioni. Continuiamo a credere che la Fed non alzerà i tassi sopra il 2% nei prossimi due anni, perché ciò potrebbe innescare una crisi molto più profonda.

Il dollaro dovrebbe rimanere forte e, sebbene la pubblicazione del dato NFP di oggi sarà probabilmente un non-evento, non va dimenticata la posizione di Trump, secondo cui il dollaro è troppo forte. Per il momento, le incertezze in Europa fanno salire indubbiamente il biglietto verde.

EUR/USD

L'EUR/USD si è consolidato al rialzo, ma la domanda sembra essere indebolita. La resistenza oraria si attesta a 1,0679 (massimo 16/02/2017), mentre il supporto orario è dato a 1,0493 (minimo 22/02/2017). La struttura tecnica lascia presagire un ulteriore consolidamento verso 1,0500. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.

GBP/USD

La coppia GBP/USD continua a scendere in quanto la coppia ha infranto il supporto dato a 1,2254 (minimo 19/01/2017). La strada è spianata per un ulteriore declino. La resistenza oraria è data attualmente a 1,2214 (massimo 09/03/2017). La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.

USD/JPY

La coppia USD/JPY spinge al rialzo verso la resistenza chiave a 115,62 (massimo 19/01/2016). Un supporto orario giace a 113,56 (minimo 06/03/2017). Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).

USD/CHF

L'USD/CHF continua a migliorare. La resistenza oraria è implicata dal rimbalzo superiore del canale ascendente. La resistenza oraria è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.

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