La Casa francese vola in Borsa (+6%) sulla notizia della possibile aggregazione fra le due aziende giapponesi. Nascerebbe il terzo produttore mondiale di auto. Renault (EPA:RENA) è il primo azionista della disastrata Nissan con il 35,7%
Nasce il terzo gruppo automobilistico a livello mondiale
La notizia di una probabile fusione fra Honda e Nissan mette le ali alle azioni della francese Renault, primo azionista di Nissan. Mercoledì 18 dicembre alla Borsa di Parigi le azioni Renault salgono del 6% a 47,24 euro.
Una fusione tra Honda e Nissan darebbe vita a un'azienda valutata 54 miliardi di dollari, con una produzione annuale di 7,4 milioni di veicoli. L'entità combinata diventerebbe il terzo gruppo automobilistico mondiale per volume di vendite, dopo Toyota e Volkswagen (ETR:VOWG).
Secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, Honda e Nissan potrebbero coinvolgere nell’operazione anche Mitsubishi Motor, di cui Nissan è il principale azionista con una quota di circa il 24%.
Mercoledì alla Borsa di Tokyo le azioni Nissan e Mitsubishi Motor sono salite rispettivamente del 23% e del 19%, mentre le Honda sono scese del 3%.
Per Renault l'accordo avrebbe “implicazioni per lo più positive”, tra cui “una serie di vantaggi e opzioni strategiche”, affermano gli analisti di Jefferies.
Renault ha il 35,7% di Nissan
Il primo vantaggio per Renault sarebbe quello di avere un acquirente, Honda, disposto a rilevare in toto il pacchetto di azioni Nissan (18,7% del capitale) già destinato alla vendita. Questa quota era valutata in 1,8 miliardi di euro e il prezzo potrebbe salire grazie all’aggregazione fra le due case giapponesi.
La Casa francese ha complessivamente in portafoglio il 35,71% di Nissan, di cui il 17,05% posseduto direttamente e il 18,7% attraverso un trust francese che ha l’obiettivo di cedere le azioni. Il valore della partecipazione nel trust francese è di circa 1,8 miliardi di euro.
Jefferies stima che, in uno scenario di fusione a premio zero basato sugli attuali prezzi di chiusura, gli azionisti di Honda controllerebbero circa l'84% del capitale combinato, mentre la partecipazione di Renault in Nissan, pari al 35,8% e valutata 2,78 miliardi di euro, si diluirebbe in una quota del 5,8%, di cui il 2,8% legato alla sua partecipazione principale e il 3% attribuito alle azioni in vendita.
I possibili accordi industriali fra Honda e Renault
Inoltre, Jefferies prevede che Renault manterrà una piccola quota di minoranza nella società che risulterà dalla fusione, con la possibilità di sviluppare sinergie e accordi di cooperazione e produzione con il nuovo gruppo. La cessazione della produzione di Honda in Europa potrebbe rafforzare queste opportunità di collaborazione.
Anche il broker Oddo afferma che legami più stretti tra Honda e Nissan sarebbero una notizia positiva per Renault, che potrebbe trovare in una fusione proposta un potenziale acquirente per una parte significativa della sua partecipazione residua in Nissan. Inoltre, da un punto di vista industriale Honda potrebbe diventare un nuovo cliente di Ampere, la controllata di Renault che produce veicoli elettrici.
Più che una fusione, un salvataggio di Nissan
Honda, Nissan e Mitsubishi hanno dichiarato che non è stato annunciato alcun accordo, ma secondo alcune indiscrezioni i tre produttori di auto potrebbero tenere una conferenza stampa congiunta lunedì prossimo.
L’eventuale fusione fra Honda e Nissan rappresenterebbe la più grande aggregazione nel settore automobilistico a livello globale dopo la fusione da 52 miliardi di dollari tra Fiat Chrysler (BIT:STLAM) e PSA che ha dato vita a Stellantis nel 2021.
Nissan e Honda hanno già stretto una partnership strategica a marzo per cooperare nello sviluppo di veicoli elettrici di fronte alla concorrenza di produttori cinesi come BYD, una mossa che è stata confermata ad agosto con un accordo sullo sviluppo congiunto di batterie e altre tecnologie. Entrambi i gruppi stanno subendo una perdita di quote di mercato in Cina, che a novembre ha rappresentato quasi il 70% delle vendite globali di veicoli elettrici.
Nel 2024 l’utile di Nissan crolla del 90%
Le crescenti difficoltà finanziarie e strategiche di Nissan negli ultimi mesi hanno reso più urgente una più stretta collaborazione fra le due Case. A novembre Nissan ha annunciato un piano di riduzione dei costi da 2,6 miliardi di dollari che prevede l'eliminazione di 9.000 posti di lavoro e del 20% della sua capacità produttiva globale. Nel secondo trimestre gli utili sono caduti dell’85%.
I profitti di Nissan nel corso del 2024 sono scesi di oltre il 90% rispetto all’anno precedente. Questo ha portato a una riduzione del 70% delle previsioni di utile operativo annuale. Il titolo ha perso il 40% del valore da un anno. Honda, invece, ha perso il 12% circa e la sua capitalizzazione vale 5 volte quella di Nissan (39 miliardi di dollari contro 8).
“Questo accordo sembra più che altro un salvataggio di Nissan, ma la stessa Honda non si sta adagiando sugli allori”, dice Sanshiro Fukao, membro esecutivo dell'Itochu Research Institute, “Il flusso di cassa di Honda dovrebbe peggiorare l'anno prossimo e i suoi veicoli elettrici non stanno andando molto bene”, aggiunge.
Nasce il terzo gruppo automobilistico a livello mondiale
La notizia di una probabile fusione fra Honda e Nissan mette le ali alle azioni della francese Renault, primo azionista di Nissan. Mercoledì 18 dicembre alla Borsa di Parigi le azioni Renault salgono del 6% a 47,24 euro.
Una fusione tra Honda e Nissan darebbe vita a un'azienda valutata 54 miliardi di dollari, con una produzione annuale di 7,4 milioni di veicoli. L'entità combinata diventerebbe il terzo gruppo automobilistico mondiale per volume di vendite, dopo Toyota e Volkswagen (ETR:VOWG).
Secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, Honda e Nissan potrebbero coinvolgere nell’operazione anche Mitsubishi Motor, di cui Nissan è il principale azionista con una quota di circa il 24%.
Mercoledì alla Borsa di Tokyo le azioni Nissan e Mitsubishi Motor sono salite rispettivamente del 23% e del 19%, mentre le Honda sono scese del 3%.
Per Renault l'accordo avrebbe “implicazioni per lo più positive”, tra cui “una serie di vantaggi e opzioni strategiche”, affermano gli analisti di Jefferies.
Renault ha il 35,7% di Nissan
Il primo vantaggio per Renault sarebbe quello di avere un acquirente, Honda, disposto a rilevare in toto il pacchetto di azioni Nissan (18,7% del capitale) già destinato alla vendita. Questa quota era valutata in 1,8 miliardi di euro e il prezzo potrebbe salire grazie all’aggregazione fra le due case giapponesi.
La Casa francese ha complessivamente in portafoglio il 35,71% di Nissan, di cui il 17,05% posseduto direttamente e il 18,7% attraverso un trust francese che ha l’obiettivo di cedere le azioni. Il valore della partecipazione nel trust francese è di circa 1,8 miliardi di euro.
Jefferies stima che, in uno scenario di fusione a premio zero basato sugli attuali prezzi di chiusura, gli azionisti di Honda controllerebbero circa l'84% del capitale combinato, mentre la partecipazione di Renault in Nissan, pari al 35,8% e valutata 2,78 miliardi di euro, si diluirebbe in una quota del 5,8%, di cui il 2,8% legato alla sua partecipazione principale e il 3% attribuito alle azioni in vendita.
I possibili accordi industriali fra Honda e Renault
Inoltre, Jefferies prevede che Renault manterrà una piccola quota di minoranza nella società che risulterà dalla fusione, con la possibilità di sviluppare sinergie e accordi di cooperazione e produzione con il nuovo gruppo. La cessazione della produzione di Honda in Europa potrebbe rafforzare queste opportunità di collaborazione.
Anche il broker Oddo afferma che legami più stretti tra Honda e Nissan sarebbero una notizia positiva per Renault, che potrebbe trovare in una fusione proposta un potenziale acquirente per una parte significativa della sua partecipazione residua in Nissan. Inoltre, da un punto di vista industriale Honda potrebbe diventare un nuovo cliente di Ampere, la controllata di Renault che produce veicoli elettrici.
Più che una fusione, un salvataggio di Nissan
Honda, Nissan e Mitsubishi hanno dichiarato che non è stato annunciato alcun accordo, ma secondo alcune indiscrezioni i tre produttori di auto potrebbero tenere una conferenza stampa congiunta lunedì prossimo.
L’eventuale fusione fra Honda e Nissan rappresenterebbe la più grande aggregazione nel settore automobilistico a livello globale dopo la fusione da 52 miliardi di dollari tra Fiat Chrysler (BIT:STLAM) e PSA che ha dato vita a Stellantis nel 2021.
Nissan e Honda hanno già stretto una partnership strategica a marzo per cooperare nello sviluppo di veicoli elettrici di fronte alla concorrenza di produttori cinesi come BYD, una mossa che è stata confermata ad agosto con un accordo sullo sviluppo congiunto di batterie e altre tecnologie. Entrambi i gruppi stanno subendo una perdita di quote di mercato in Cina, che a novembre ha rappresentato quasi il 70% delle vendite globali di veicoli elettrici.
Nel 2024 l’utile di Nissan crolla del 90%
Le crescenti difficoltà finanziarie e strategiche di Nissan negli ultimi mesi hanno reso più urgente una più stretta collaborazione fra le due Case. A novembre Nissan ha annunciato un piano di riduzione dei costi da 2,6 miliardi di dollari che prevede l'eliminazione di 9.000 posti di lavoro e del 20% della sua capacità produttiva globale. Nel secondo trimestre gli utili sono caduti dell’85%.
I profitti di Nissan nel corso del 2024 sono scesi di oltre il 90% rispetto all’anno precedente. Questo ha portato a una riduzione del 70% delle previsioni di utile operativo annuale. Il titolo ha perso il 40% del valore da un anno. Honda, invece, ha perso il 12% circa e la sua capitalizzazione vale 5 volte quella di Nissan (39 miliardi di dollari contro 8).
“Questo accordo sembra più che altro un salvataggio di Nissan, ma la stessa Honda non si sta adagiando sugli allori”, dice Sanshiro Fukao, membro esecutivo dell'Itochu Research Institute, “Il flusso di cassa di Honda dovrebbe peggiorare l'anno prossimo e i suoi veicoli elettrici non stanno andando molto bene”, aggiunge.