Trimestrali NVDA: perché la nostra strategia IA continua a tenere le azioni NvidiaApprofondisci

Rialzo generalizzato dell’USD, borse globali in rosso

Pubblicato 14.01.2016, 11:29
USD/JPY
-
AUD/USD
-
US500
-
DJI
-
HK50
-
USD/CNY
-
LCO
-
CL
-
IXIC
-
SPTSE
-
KS11
-
BSESN
-

Market Brief

Dopo un avvio di giornata incoraggiante, i mercati azionari USA sono entrati rapidamente in territorio negativo sull’onda della persistente avversione al rischio.

Lo S&P 500 ha ceduto il 2,50%, il Dow Jones il 2,21% e il Nasdaq è crollato del 3,41%. In Canada, l’indice S&P/TSX 60 è arretrato dell’1,64% con la ripresa del crollo del Petrolio Greggio WTI, che ieri, in chiusura di seduta, ha raggiunto quota 29,93 USD in Europa, minimo da 13 anni.

Stamattina il Petrolio Brent ha testato il livello a 29,73 USD, lo spread fra Brent e WTI ha toccato quota -0,70 centesimi.

In Asia, fatta eccezione per la Cina continentale, i mercati azionari regionali si sono mossi in territorio negativo; gli indici di Shanghai e Shenzhen hanno chiuso in positivo, in rialzo rispettivamente dell’1,97% e del 3,81%. La banca centrale cinese (PBoC) ha fissato la quotazione del USD/CNY a 6,5616, in calo dello 0,14% rispetto a ieri. Altrove, l’Hang Seng di Hong Kong ha ceduto lo 0,32%, il Kospi sudcoreano è arretrato di un marginale 0,85%. Il BGK tailandese è calato dello 0,93%, l’indice JCI indonesiano dello 0,50%, in India il BSE Sensex 30 ha ceduto un esiguo 0,14%. In Giappone, i titoli azionari hanno subito un colpo più duro, perché gli ordini di macchinari hanno toccato il minimo da 18 mesi, in calo del -14,4% m/m a fronte del -7,3% previsto e del +10,7% di ottobre.

Anche se le cifre sono piuttosto volatili, una contrazione a due cifre non avviene spesso, ciò suggerisce che la fiducia del settore privato è stata intaccata dalle deboli prospettive per la crescita globale e dall’assenza di segnali di ripresa dall’economia giapponese. Dopo la pubblicazione dei dati, la coppia USD/JPY è balzata dello 0,75% a 118,16, poco sopra il supporto precedente ubicato a 118,07.

Al ribasso, il supporto più vicino si trova a 116,18, quello successivo giace a 115,57. Il giudizio rimane ribassista. Sul mercato dei cambi, l’USD ha sovraperformato tutte le altre valute del G10. Il franco svizzero ha ceduto lo 0,30% contro il biglietto verde, che ha recuperato le perdite precedenti, riportandosi a quota 1,0090. Durante la seduta asiatica, la coppia ha trovato un forte supporto a 1,0057 (50% di Fibonacci sulla svalutazione di novembre e dicembre).

Al rialzo, si osserva una resistenza a 1,0121 (61,8% di Fibonacci e massimi d’inizio gennaio). Nel complesso, le valute legate alle materie prime hanno vissuto una seduta difficile in Asia perché il petrolio ha fatto registrare minimi che non si vedevano da anni.

Ciò nonostante, stamattina l’AUD ha ripreso fiato grazie ai dati incoraggianti riferiti al mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione ha sorpreso gli osservatori, rimanendo stabile al 5,8%, a fronte del rialzo pari allo 0,1% (5,9%) stimato dagli economisti.

Per quanto riguarda la variazione nell’occupazione, c’è stata solo una contrazione pari a 1.000 unità a fronte delle 10.000 previste dal mercato. L’incremento del mese precedente è stato rivisto al rialzo, a 74.900 da 71.400 unità.

L’AUD/USD ora passa di mano a 0,6960, dopo aver testato molte volte il supporto a 0,6937 USD (minimo 29 settembre). Il giudizio rimane inclinato al ribasso, il prossimo livello chiave giace a 0,6896 USD (minimo 11 settembre).

Oggi gli operatori monitoreranno l’IPC in Svezia; la produzione industriale in Italia; la decisione sul tasso della BoE; le riserve in oro e valuta straniera in Russia; i prezzi all’importazione, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e il discorso di Bullard negli USA.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.