La Cina continua a mostrare segnali di ripresa.
I mercati finanziari continuano a focalizzarsi sulle riserve in calo, speculando su un'ulteriore svalutazione del RMB, ma l'economia si sta stabilizzando.
La PBoC ha riportato che il totale delle riserve valutarie a Novembre è stato di 3.052 trilioni di dollari, rispetto ai precedenti 3.121 trilioni (calo di 69 miliardi). L'indice CPI continua a crescere, +2.3% annuale a Novembre rispetto al 2.1% di Ottobre; Inoltre, l'indice PPI è salito del 3.3%, massimo rialzo dal 2010.
L'inflazione al consumo escludendo il settore alimentare è stata spinta al rialzo dai prezzi delle abitazioni (+2.0%), ormai ai massimi da tre anni. La salita dei prezzi alla produzione è stata invece causata soprattutto dalle commodities e dalla buona domanda domestica.
Le importazioni cinesi a Novembre sono aumentate sensibilmente (Petrolio Greggio e Rame sugli scudi), indicando una buona crescita.
Sommando l'aumento dell'inflazione e i buoni dati economici, si ottiene un quadro economico abbastanza stabile con possibilità di crescita superiore alle aspettative.
Le esportazioni sono cresciute dello 0.1% su base annuale, dopo il -7.3% di ottobre, si tratta del primo rialzo da oltre un anno; interessante notare che recentemente gli scambi commerciali con Stati Uniti, Giappone ed Europa sono migliorati, e ciò dovrebbe aiutare a raggiungere almeno il 6.5% di crescita del GDP nel Q4.
Guardando alla politica monetaria, il deprezzamento del RMB e la crescita dell'inflazione indicano una leggera necessità di limitare le misure accomodanti.
Tuttavia, dato che la Fed alzerà i tassi di soli 25 punti base nel 2016, difficilmente la PBoC modificherà la propria politica monetaria.
Tuttavia, se il processo di normalizzazione della Fed dovesse accelerare, oppure se la "Trumponomics" dovesse causare ulteriori flussi in uscita dalla Cina, potrebbe avvenire un rialzo dei tassi.
La PBoC continuerà a monitorare la propria valuta, intervenendo se necessario; tuttavia riteniamo il potenziale ribassista limitato per il RMB, data la buona ripresa economica.
Durante l'amministrazione Trump la Cina dovrebbe riuscire a controllare il graduale deprezzamento della valuta, e nel medio termine la nostra view su USDCNH è ribassista, anche a causa del differenziale di rendimenti.