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La momentanea correzione del dollaro USA si è bruscamente interrotta nella giornata di ieri, Dollaro che ha riguadagnato il suo ruolo di asset rifugio. A questo punto la domanda che si staranno ponendo i trader è la seguente: nuova opportunità di acquisto o semplice rimbalzo? Sebbene non ci sia stato un evento che abbia guidato il cambiamento del sentiment, la pressione di vendita che sta investendo Wall Street ha certamente avuto un ruolo. Le azioni cosiddette FAANG (Facebook (NASDAQ:FB), Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple Inc (NASDAQ:AAPL), Netflix (NASDAQ:NFLX), Google (NASDAQ:GOOGL)) sono passate in territorio bearish, probabilmente a seguito delle tensioni commerciali non del tutto sopite tra Stati Uniti e Cina.
Poi c’è da considerare il rischio politico in Europa con la Commissione europea pronta a sanzionare l’Italia per debito eccessivo. Se la commissione avvierà la procedura d’infrazione, allora potrebbe esserci una crescent pressione di vendita sull'euro (che aiuterebbe anche il dollaro a riguadagnare terreno). Il rinnovato sell-off sul petrolio non ha certo aiutato l'appetito al rischio e c'è un aumento della volatilità con cui fare i conti. Ciò avviene quando gli operatori prevedono di posizionarsi in anticipo rispetto al periodo di basso volume/bassa liquidità del ponte USA del Ringraziamento. Va detto che stamattina stiamo assistendo a una marginale ripresa della propensione al rischio, forse aiutata da un rapido rimbalzo del petrolio a seguito di un API report estremamente favorevole.
Wall Street ha chiuso la sessione del martedì con il Dow che perdeva oltre 500 tick (-2,2%) mentre l'S&P 500 lasciava -1,8% a 2642 punti. I futures di Wall Street sono rimbalzati di circa + 0,5% e ciò ha aiutato l’equity asiatica (Nikkei -0,3%, Shanghai Composite + 0,2%) e l’azionario europeo. La preoccupazione è che i primi rimbalzi siano stati usati come un'opportunità per vendere. Nel forex registriamo un rimbalzo dell'euro e della sterlina, mentre è interessante notare come l'australiano e il kiwi stiano provando a risalire. Nelle materie prime continua il consolidamento sull’oro, mentre il petrolio come detto ha messo a segno un gran rimbalzo a seguito del dato API.
In una settimana tranquilla per quanto riguarda il calendario macro economico, gran parte dei dati verranno rilasciati oggi. I più important arriveranno dagli Stati Uniti con gli ordini di beni durevoli (core, ex-trasporto) che dovrebbero aumentare del + 0,4% sul mese di ottobre (+ 0,1% a settembre). Le richieste di sussidi settimanali dovrebbero stazionare attorno ai minimi storici ovvero 215.000 (216.000 la settimana scorsa).Le vendite di abitazioni esistenti prevedono una crescita dell'1% in ottobre a 5,20 milioni (da 5,15 milioni a settembre), mentre la lettura finale del sentiment dell'Università del Michigan dovrebbe confermare 98,3 (lettura preliminare 98,3, dal 98,6 finale il mese scorso). Le scorte di petrolio delle 16:30 potrebbero avere ulteriore impatto rialzista sul petrolio, visto che si prevedono + 3,0 milioni di barili dopo l'enorme aumento di 10,3 milioni di barili della settimana scorsa. I distillati dovrebbero calare -2,8 milioni di barili (-3,6 milioni di barili la scorsa settimana) mentre la benzina dovrebbe crescere leggermente + 0,1 m (-1,4 m la scorsa settimana).