SELL IN MAY and GO AWAY?
L’S&P500 è tornato sui massimi assoluti e anche il rapporto prezzo/utili è più o meno quello espresso sui massimi di ottobre scorso, livelli dai quali iniziò una correzione del 20%. Il rally da inizio anno ha ridotto il rendimento dell’S&P500, derivante dai dividendi futuri, all’1,9%. L’alternativa d’investimento rappresentata dai titoli di Stato americani è per certi versi più allettante perché rende dal 2,40% del 2 anni al 2,60% del 10 anni.
Certo, la borsa può continuare a salire, e quindi anche i rendimenti dei capitali in essa investiti. Ma, da ora a giugno è improbabile che arrivi alcun tipo di newsflow particolarmente positivo, e soprattutto inaspettato.
Al contrario, gli appuntamenti più importanti potrebbero turbare la bonaccia che permea la borsa da inizio anno. Per esempio:
1. La manovra fiscale espansiva di Trump di fine 2017 ormai ha quasi esaurito i suoi effetti.
2. Le trimestrali americane che stanno uscendo in questi giorni hanno tinte in chiaro scuro.
3. I buy back delle aziende americane in questo periodo sono bloccati (“black out” a ridosso dei conti trimestrali).
4. I negoziati commerciali Usa-Cina vanno avanti ma il sentiment è già ottimista per una ravvicinata conclusione positiva. Trump però sembra che voglia aprire un nuovo fronte sull’Europa.
5. Infine, il fattore Brexit e le elezioni europee a fine maggio sono un'incognita.
In questo contesto, i 2 grafici di analisi tecnica sotto proposti gridano ALLERTA, anche se è prematuro “chiamare” un ribasso di 400/500 punti (-15% circa).
Passate le “nuvole” di primavera, giugno dovrebbe essere il mese delle “colombe”… con gli appuntamenti della Bce (6 giugno), dove Draghi dovrebbe dare importanti dettagli del nuovo TLTRO che partirà a settembre. Poi ci sarà la Fed (19 giugno), con Powell ormai sorvegliato speciale di Trump…
Il “clima” borsistico della prossima estate sarà probabilmente deciso dall’andamento di questi ultimi 2 appuntamenti.
S&P500 in divergenza negativa con l'oscillatore Rsi, come accaduto nell'estate 2018... prima della correzione del secondo semestre dell'anno.
S&P500 sui top assoluti con l'indice della volatilità sulle opzioni, il Vix, l'indice della "paura", che dà i primi segni di reazione dai minimi (i 2 grafici hanno correlazione negativa).