Non solo il mese di agosto con il suo calo del 3,13% è stato quello peggiore per lo S&P500 dal maggio 2012, ma sul grafico a candele si è anche disegnata una configurazione ribassista. La rappresentazione a candele giapponesi è molto utilizzata dagli studiosi dei grafici per la sua capacità di evidenziare delle particolari combinazioni di elementi che hanno dimostrato in modo consistente di avere una buona capacità previsionale. Quella disegnata attraverso la sequenza degli ultimi due mesi viene identificata con il nome di "dark cloud cover", le configurazioni catalogate per le candele giapponesi hanno spesso nomi evocativi o poetici, con il secondo elemento che sovrasta il primo invertendone il segno.
Il mese di luglio si era infatti chiuso con un rialzo consistente mentre quello di agosto ha fatto registrare un saldo negativo ma non prima di aver fatto segnare un valore di apertura superiore a quello di chiusura di luglio ed un massimo più alto. La teoria delle candele giapponesi ed in particolare le previsioni fatte sfruttando la comparsa di figure necessitano tuttavia di conferme per poter tramutare le configurazioni in segnali operativi.
La successione degli eventi che porta ad attivare una strategia rialzista o ribassista passa infatti per gli stadi della tendenza, dell'inversione e della conferma. Nel caso in questione, prima della comparsa del "dark cloud cover", era evidente una chiara tendenza rialzista, originata dai minimi di novembre 2012 (a sua volta componente interna della tendenza rialzista più ampia, quella attiva dall'ottobre 2011), culminata poi con la figura ribassista descritta, quindi con una potenziale inversione.
Manca ora all'appello per completare la sequenza che porta all'attivazione di un segnale di vendita, o più in generale di una previsione ribassista, la fase della conferma. La teoria delle candele insegna che il completamento di un "dark cloud cover" avviene con la violazione della sua base, in questo caso con la discesa al di sotto dei minimi di luglio a 1604 punti. La domanda che a questo punto sembra logico porsi è se esistano elementi che rendano plausibile l'avvio di una fase di correzione ribassista per la borsa Usa.
Uno di questi fattori è sicuramente il quadro internazionale, un attacco alla Siria, anche se come promesso da Obama sarà un intervento limitato, potrebbe scatenare una serie di reazioni a catena difficilmente prevedibili, dall'ingresso in campo dell'Iran al coinvolgimento di Israele, ed ai mercati, si sa, l'incertezza non piace affatto. Fino a che il quadro geopolitico non sarà ricomposto esisteranno quindi tensioni tali da poter destabilizzare l'azionario, tanto più che la borsa proviene da una lunga fase rialzista e probabilmente sono in molti a ritenere una scelta praticabile quella di monetizzare i guadagni fatti fino a che gli indici si mantengono in prossimità dei massimi storici.
Esiste poi l'incertezza legata alla tempistica del "tapering", della riduzione degli acquisti di Treasuries che ad oggi procedono al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese. Alcuni osservatori ritengono che già a settembre la Federal Reserve potrebbe ridurre gli acquisti a 70 miliardi per poi tagliare di altri 20 miliardi a dicembre. Da non dimenticare inoltre, e secondo alcuni questo è l'elemento più spinoso, che da settembre al Congresso si tornerà a parlare dell'innalzamento del tetto del debito.
Attualmente il limite consentito dal Congresso Usa al debito a stelle e strisce è di 16.690 miliardi di dollari, ma entro la metà di ottobre sarà probabilmente necessario un nuovo innalzamento di questa soglia o potrebbero restare nelle casse americane soltanto 50 miliardi di dollari insufficienti a coprire la spesa pubblica e quindi a pagare i costi della sanità o gli stipendi dei militari.
Quali sono i rischi che corre lo S&P500 in caso di conferma del completamento della figura ribassista con la discesa al di sotto dei 1600 punti? L'indice segue dai minimi di ottobre 2011 un orientamento crescente muovendosi all'interno di un canale rialzista il cui limite superiore, attualmente in area 1740 punti, è stato avvicinato dai massimi di agosto.
Il primo target che viene spontaneo indicare per una eventuale discesa è quindi la base di questo canale, supporto che coincide ormai da molti mesi con la media mobile a 52 settimane, un evento che non fa altro che rafforzare la significatività del canale, passante a 1540 punti circa.
Discese fino in area 1540 manterrebbero quindi intatta la struttura rialzista di medio lungo periodo e potrebbero essere considerate un fenomeno correttivo, ovvero una pausa del trend principale che non fa altro che anticiparne la ripresa, in altre parole una occasione per effettuare nuovi acquisti. Movimenti sotto i 1540 punti farebbero invece temere una correzione estesa di tutta la salita da area 1074 con obiettivi sui 1400 punti almeno.
La figura ribassista formata dalle ultime due candele mensili verrebbe invece negata con il superamento dei massimi di agosto a 1709 punti, introduttiva in prima battuta al test di area 1740/50. A conferma dei timori di ribasso che risuonano dopo lo studio del grafico dello S&P500 interviene una analoga osservazione del Dow Jones Industrial.
Anche in questo caso il grafico mensile evidenzia guardando agli elementi di luglio ed agosto la presenza di una figura negativa, in questo caso un "tweezer top", ovvero una sorta di doppio massimo disegnato da soli due elementi contigui. Il picco di luglio, a 15634 punti, e quello di agosto, a 15658, sono sostanzialmente allineati con il secondo elemento mensile che si sovrappone al primo invertendone il segno.
A differenza che con lo S&P 500 nel caso del Dow la conferma di completamento della figura non si farebbe attendere, basterebbe infatti la violazione dei minimi di agosto a 14760 per attivarla. In quel caso il target per il ribasso si posizionerebbe a 13970/4000, base del canale crescente disegnato dai minimi di ottobre 2011. Rimbalzi da quel supporto permetterebbero di sponsorizzare l'idea di una immediata ripresa dell'uptrend. In caso contrario invece primo sostegno a 13300, trend line rialzista disegnata dai minimi di inizio 2009.