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Svanisce l’”effetto Trump”

Pubblicato 16.11.2016, 12:26
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Il dollaro USA è stato scambiato in diffuso ribasso contro le principali valute perché gli investitori iniziano a chiedersi se il rally stia perdendo slancio.

Il biglietto verde è sceso soprattutto contro la sterlina britannica, il cable è salito dello 0,27%, e si accinge a testare di nuovo l’area di resistenza a 1,27.

Nelle ultime settimane la sterlina si è mossa all’insegna di un’inclinazione positiva, poiché gli investitori hanno scontato l’effetto negativo della Brexit sull’economia britannica;.inoltre, i crescenti rischi politici nell’Unione Europea in vista del 2017 hanno dato una spinta alla GBP.

La coppia EUR/GBP mercoledì ha continuato a perdere terreno, tornando a 0,8583 durante la seduta asiatica.

Il principale livello di supporto giace a 0,8333 (minimo 6 settembre), al rialzo si osserva una resistenza intorno a 0,92 (massimi multipli).

Ieri la moneta unica ha subito nuove pressioni a vendere dopo il contrastato sondaggio ZEW dalla Germania; il sentiment economico tedesco è migliorato più del previsto a novembre, salendo a 13,8 punti rispetto agli 8,1 previsti, valore massimo da giugno.

Invece, l’indice sulle condizioni attuali è scivolato a 58,8 punti, mentre i partecipanti al mercato si aspettavano un altro miglioramento (previsione media pari a 61,6 punti e 59,5 a ottobre).

Il cambioEUR/USD ha ceduto lo 0,80% dopo la pubblicazione dei dati, calando a 1,0720 sul finire della seduta europea, la coppia di valute si è ripresa lievemente all’inizio della seduta asiatica, per poi tornare a 1,0715.

Ieri il dollaro USA è stato in parte aiutato dal rapporto sulle vendite al dettaglio migliore delle attese.

Il dato preliminare sulle vendite al dettaglio di ottobre è salito dello 0,8% m/m, superando lo 0,6% delle previsioni medie e la cifra, rivista al rialzo, pari all’1% riferita al mese precedente; l’indicatore al netto di automobili e carburanti è balzato dello 0,6% m/m dallo 0,5% di settembre, superando altresì lo 0,3% delle attese.

Ora la domanda principale è se questo trend incoraggiante continuerà anche nel 2017 sotto la presidenza di Trump. Crediamo che l’incertezza generata dalle recenti elezioni negli USA probabilmente frenerà la spesa dei consumatori.

Sul fronte azionario, i mercati asiatici si muovono in territorio ampiamente positivo, con il Nikkei in rialzo dell’1,10%. Nella Cina continentale, gli indici compositi di Shanghai e Shenzhen sono rimasti piatti. Sulle piazze offshore, l’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,99%, mentre il Taiex di Taiwan è lievitato dello 0,35%.

In Europa, i future sui listini azionari sono tutti positivi. Il Footsie segnava un rialzo dello 0,10%, l’SMI dello 0,65% e l’Euro Stoxx 600 dello 0,44%.

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