Sembra che non ci sia fine in vista per l’attuale impennata di Twitter (NASDAQ:NYSE:TWTR).
Dopo essere schizzato del 35% in un mese e di ben il 155% rispetto all’anno scorso, il social network ha disfatto le previsioni degli analisti sul titolo.
L’eccezionale inversione di rotta della fortuna di Twitter - che ha portato il titolo al massimo di tre anni di 44,55 dollari il 13 giugno - sta costringendo gli analisti a mettersi in pari. JPMorgan & Co. ieri ha alzato l’obiettivo sul titolo di Twitter a 50 dollari, con un rimbalzo del 21% rispetto al prezzo di chiusura di lunedì di 44,07 dollari, nominando la compagnia uno dei principali titoli consigliati per l’anno, insieme a Google (NASDAQ:GOOGL) ed Amazon (NASDAQ:AMZN).
Viene messo in compagnia di grandi nomi.
Ma nonostante la sorprendente impennata e l’ottimismo degli analisti appena guadagnato, alcuni investitori non sono sicuri che Twitter sia un titolo che valga la pena tenere a lungo termine.
Si tratta della stessa azienda, dopotutto, che ha rifilato agli investitori perdite di ben 32 miliardi di dollari in azioni in tre anni dopo il lancio in borsa nel novembre 2013.
Persino dopo i rialzi esplosivi dello scorso anno, Twitter è ancora solo a metà strada dal massimo storico di 74,73 dollari raggiunto nel dicembre 2013.
Gli investitori fedeli dovrebbero incassare dopo aver recuperato parte delle perdite o il titolo di Twitter merita un posto nel portafoglio a lungo termine?
Riteniamo che l’attuale impennata sia diversa dai rimbalzi precedenti. Ecco perché.
Nessuna speculazione su acquisizioni
Tanto per cominciare, i rialzi di quest’anno non sono alimentati dalle speculazioni di un’imminente offerta di acquisizione. Fino a pochissimo tempo fa, si trattava di un aspetto che manteneva molti investitori interessati a Twitter. Le voci infondate in merito ad un’acquisizione che circolano dal 2016 hanno rappresentato l’unica cosa che motivava alcuni investitori a tenersi stretto il titolo di Twitter, nella speranza che compagnie come Disney (NYSE:DIS) o Salesforce.com (NYSE:CRM) potessero proporre un prezzo di acquisto allettante.
Stavolta, la buona notizia è che non stanno girando simili voci di corridoio. I due principali indicatori - crescita degli utenti e profitti - che in passato hanno deluso Wall Street, sono in realtà i fattori alla base dell’attuale slancio del titolo. E la strategia dell’Amministratore Delegato Jack Dorsey di puntare sui video live e su contenuti più personalizzati sta chiaramente ripagando.
Sebbene i dati sugli utenti di Twitter non stiano mostrando il tipo di crescita che potrebbe essere definita stellare, il numero delle persone che usano la piattaforma ogni giorno sta velocemente aumentando. La crescita degli utenti attivi quotidianamente su Twitter è stata pari a più del 10% nel primo trimestre, segnando il sesto trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra di questo importante indicatore. Ciò dimostra che più persone stanno tornando su Twitter più frequentemente ed è un aspetto molto importante per i pubblicitari.
I contenuti video, fulcro della strategia di crescita di Dorsey, ora rappresentano più della metà dei proventi pubblicitari di Twitter e sono stati il formato pubblicitario con la crescita più rapida della compagnia durante il trimestre.
Doug Anmuth, analista di JPMorgan, pensa che il Campionato Mondiale di calcio FIFA 2018, l’evento sportivo più seguito al mondo, sarà positivo per le vendite pubblicitarie della compagnia grazie agli “highlight in tempo reale” di Twitter e alle collaborazioni video. “Pensiamo che Twitter occupi una posizione unica come rete in tempo reale e rete di comunicazione, che lo rende complementare a tutti gli altri tipi di media, compresa la TV. Twitter è inoltre ben posizionato per trarre beneficio dal grande spostamento di dollari verso il settore mobile e nativo”, spiega.
E, aspetto forse più significativo, Twitter sta finalmente facendo soldi. La compagnia ha registrato il primo profitto nel quarto trimestre dello scorso anno ed è stata redditizia anche nel primo trimestre, con 61 milioni di dollari.
Morale della favola
Pensiamo che la corsa di Twitter non sia ancora finita. La compagnia ha un sacco di buone idee per spingere ancora la crescita. È sulla strada giusta per aumentare il numero di utenti attivi e per trasformare la piattaforma in una a cui i pubblicitari daranno sempre più valore.
Man mano che il suo prodotto continua a migliorare, pensiamo che tenersi stretto il titolo sia la strategia giusta. Secondo noi, Twitter è ben posizionato per espandere i proventi pubblicitari il prossimo anno.