I nuovi prodotti sono già disponibili sul Sedex di Borsa Italiana e presentano barriere capitali fino al 30% degli strike, con rendimenti annui tra il 10% ed il 20%
L’essenza dei certificati di investimento è quella di offrire rendimenti, generalmente significativamente più elevati rispetto a quelli rinvenibili all’interno dei mercati obbligazionari, anche in contesti di mercato laterali o persino caratterizzati da ribassi generalizzati più o meno marcati. L’entità dei ribassi dei sottostanti “sopportabile” dai certificati è poi data, almeno in larga parte, dal posizionamento delle rispettive barriere sui titoli in relazione agli strike: maggiore è la profondità delle barriere, maggiore sarà la protezione offerta sul capitale investito dagli strumenti. Il momento di mercato attuale per le equities appare particolarmente incerto e discusso dagli operatori, con una spaccatura piuttosto netta tra chi ritiene il rischio di una recessione ben incorporato nei prezzi e chi invece appare più prudente rispetto a questo inizio anno decisamente tonico per le borse.
Andando a scandagliare le ultime emissioni sul mercato dei certificati, notiamo come BNP Paribas si sia voluta rivolgere proprio ai risparmiatori più prudenti con una serie di investment certificates caratterizzati da posizionamenti profondi delle barriere (i cosiddetti low barrier), fino ad addirittura il 30% dei fixing iniziali delle azioni sottostanti, privilegiando dunque la protezione rispetto ai rendimenti, che restano comunque altamente competitivi ed appetibili. Essi variano infatti dal 10% p.a. offerto dal trittico italiano Stmicroelectronics (EPA:STM), Enel (BIT:ENEI) e Moncler (BIT:MONC) (con barriera al 50% degli strike) al 20% p.a. pagato dalle più volatili Zalando, Farfetch ed Ebay (barriera al 30% dei valori di fixing iniziale).
La struttura dei singoli certificati è poi identica, prevedendo il pagamento di premi trimestrali condizionati ai rispettivi trigger premio e dotati di effetto memoria: la memoria consente all’investitore di non perdere definitivamente il diritto al pagamento di un premio qualora in una specifica data di osservazione il sottostante worst-of rilevi al di sotto del trigger, potendo questo essere corrisposto insieme ai premi maturati alle date di rilevamento seguenti, nel caso in cui la condizione venga soddisfatta successivamente.
I prodotti sono quotati sul Sedex di Borsa Italiana, hanno una durata pari a due anni, con scadenza prevista in data 28 gennaio 2025, con la possibilità, a partire dalla seconda data di osservazione (17 luglio 2023) e per le successive date a cadenza trimestrale, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable è fisso). Nel caso in cui si arrivi alla data di osservazione finale del 17 gennaio 2025, i certificati rimborseranno il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio, qualora i rispettivi sottostanti rilevino al di sopra delle barriere; al di sotto del livello barriera, il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of.
Tra i singoli certificati più interessanti all’interno di questa emissione, si segnala l’NLBNPIT1LSS2, scritto su un basket composto da NEXI (BIT:NEXII), Unicredit (BIT:CRDI) e Leonardo e con un rendimento annualizzato pari al1’11,5% fino ad un -59% del worst of NEXI (il prodotto si acquista leggermente al di sopra della parità).
Parimenti degno di nota è l’NLBNPIT1LSU8, scritto su un basket composto da Enel, Stmicroelectronics e Moncler, acquistabile leggermente al di sotto della pari e che offre un rendimento annualizzato pari al 10,1% fino ad un -47% del worst of Enel. Volendo puntare su un basket più volatile, si segnala l’NLBNPIT1LSX2, avente come sottostanti Sunrun, Plug Power e Vestas Wind Systems: offre una performance in lateralità pari al 37,1% a scadenza (18,4% a/a) fino al -67% del worst of Sunrun.