Unicredit (MI:CRDI) spinge del 3% a 12,11 euro, tornando così sui massimi d'anno (+1,9% l'Eurostoxx Bank, secondo miglior settore al momento).
Newsflow. La notizia della settimana è l’avvio del negoziato formale tra Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank sull'aggregazione. Dopo settimane di indiscrezioni, ieri sono arrivate le comunicazioni ufficiali. Pare che Angela Merkel abbia dato il via libera alla fusione: il governo non si opporrà al piano di licenziamenti e riduzione del personale che l’accorpamento delle due strutture provocherà. Lo Stato è parte in causa nel negoziato, in quanto mantiene una quota rilevante in Commerzabank, a seguito del salvataggio di qualche anno fa. Moody's ha rinviato l'esame per il nuovo rating dell'l'Italia che doveva essere annunciato venerdì.
Dagli Uffici Studi. Non ci sono aggiornamenti recenti. Il consenso di Bloomberg esprime un target fondamentale medio a 15,43 euro. Intermonte-Websim ha target 14,1 euro.
Performances. Da inizio anno guadagna il 22% (+15% il FtseMib, +17% il Ftse Italia Bank, +13% l'Eurostoxx Banks).
Analisi tecnica. Graficamente, il ribasso del 2018 ha riportato le quotazioni in prossimità dei minimi storici (grafico rettificato dopo l'aumento di capitale).
La vicinanza a tali supporti storici, l'ipervenduto elevato ed il completamento di un primo modello rialzista migliorano il quadro tecnico di breve del titolo. Le prossime resistenze passano nella fascia 12,50/13,50 euro, poi 14,50/15,50 euro.
Operatività multiday. Siamo Long dal breakout di 11,10 euro: ogni ritracciamento è motivo d'acquisto. Dettagli operativi nella scheda tecnica.