Durante la seduta asiatica, i prezzi del Petrolio Greggio sono scesi leggermente nonostante la scia positiva dagli USA.
Ieri il greggio West Texas Intermediate ha raggiunto i 49,97 USD al barile, livello massimo dall’inizio di giugno di quest’anno, perché nella settimana conclusasi il 30 settembre le scorte di greggio USA sono scese inaspettatamente di 3 milioni di barili, attestandosi a 499,7 milioni, mentre il mercato aveva previsto un aumento pari a 1,5 milioni di barili.
Mercoledì il greggio USA ha guadagnato fino all’1,75%, testando la soglia a 50 USD prima di riscendere intorno ai 49,60 USD perché gli investitori continuano a dubitare che un prezzo superiore ai 50 USD sia sostenibile nel breve termine, senza un accordo fra i membri dell’OPEC.
Il parametro internazionale, il greggio Brent, ha avuto un andamento analogo, senza riuscire a salire oltre la soglia a 52 dollari.
Nelle contrattazioni notturne, il dollaro USA ha esteso ampiamente i guadagni perché i partecipanti al mercato credono sempre di più in un rialzo dei tassi della Federal Reserve entro la fine dell’anno. I dati incoraggianti diffusi ieri negli USA hanno rafforzato il sentiment del mercato in vista del dato NFP di domani. Tuttavia, il dato ADP di settembre sulla variazione nell’occupazione ha deluso leggermente le attese, attestandosi a 154 mila unità a fronte delle 165 mila previste, suggerendo che l’incremento previsto a settembre per i posti di lavoro privati, pari a 174 mila unità, potrebbe essere un po’ troppo ottimista.
Le valute legate alle materie prime di elevata qualità, come l’AUD, l’NZD e la NOK, hanno fatto registrare l’andamento peggiore.
Il dollaro australiano ha ceduto lo 0,50% contro l’USD, scendendo a 0,7585 perché gli operatori stanno lentamente chiudendo le posizioni lunghe in AUD per riposizionarsi sull’USD. Analogamente, il dollaro neozelandese ha continuato a flettere, perdendo lo 0,20% contro il biglietto verde, in calo a 0,7155. Il supporto più vicino si osserva intorno a 0,71 (livello psicologico e minimo d’inizio agosto), mentre al rialzo una resistenza giace intorno a 0,73.
In Asia, giovedì i mercati azionari regionali hanno ampliato i guadagni sulla scia positiva di Wall Street. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,47%, il più ampio indice Topix lo 0,45%.
I mercati della Cina continentale sono ancora chiusi per la festività della Settimana Dorata.
Sul mercato offshore, l’Hang Seng di Hong Kong è avanzato dello 0,49%, il Taiex di Taiwan dello 0,13%. In Europa, i future sui listini azionari sono tutti positivi, suggerendo un’apertura in rialzo.
Oggi gli operatori monitoreranno il rapporto sull’inflazione in Svizzera; i PMI in Germania, Francia, Italia ed Eurozona; le domande iniziali di disoccupazione e l’indice sulla fiducia dei consumatori negli USA.