Con la stagione degli utili del quarto trimestre al via questa settimana, i risultati di alcune delle maggiori banche statunitensi potrebbero dimostrare che stanno sopportando il downturn economico molto meglio di quanto si pensasse. In effetti, i report potrebbero persino rivelare che il bottom dell’attuale ciclo di downturn è già stato lasciato alle spalle.
L’inversione sarà in netto contrasto con le perdite subite nel primo semestre dell’anno, quando le banche avevano messo da parte cifre enormi per far fronte ai crediti deteriorati derivanti dalla recessione innescata dalla pandemia. Questi accantonamenti avevano pesato sugli utili in un periodo in cui era difficile prevedere come sarebbe stato il futuro, soprattutto considerata l’incertezza sull’eventuale successo dei vaccini.
Ma, mentre entriamo nel 2021, le prospettive per le banche sono migliorate in modo considerevole, soprattutto grazie alle aspettative di un’impennata delle spese federali sulla scia della vittoria del Presidente eletto Joe Biden, di un balzo dei tassi di interesse e di una forte performance nelle attività di underwriting e trading.
La reintroduzione, il mese scorso, dei riacquisti di azioni delle banche e la scelta di Biden di Janet Yellen come Segretario al Tesoro hanno contribuito ad alimentare il rally dei titoli bancari. L’indice KBW Bank Index è schizzato del 16% il mese scorso, superando di gran lunga il balzo del 4% dell’indice S&P 500 nello stesso periodo. L’anno scorso, l’indice bancario era crollato del 14%, mentre il mercato generale aveva visto un’impennata del 16%.
Tre delle maggiori banche della nazione, JPMorgan Chase & Co. (NYSE:JPM), Citigroup Inc. (NYSE:C) e Wells Fargo & Co. (NYSE:WFC), pubblicheranno gli utili trimestrali domani.
JPMorgan, una delle banche con la performance migliore, riporterà probabilmente profitti di 2,42 dollari ad azione su vendite di 28,02 miliardi di dollari, secondo le stime degli analisti.
Grafico settimanale JPMorgan.
Impennata dell’attività di trading
JPM ha registrato un sorprendente aumento degli utili nel terzo trimestre, grazie all’impennata dei ricavi dai mercati, con il balzo dei prezzi delle azioni che hanno fatto salire i volumi degli scambi. La sua forza nelle attività di trading ed underwriting probabilmente spingerà la riga dei risultati anche nel quarto trimestre.
Un’altra ottima performance in un’economia colpita dal COVID-19 è quella di Goldman Sachs Group Inc. (NYSE: GS). Con una divisione creditizia minore ed una forte esposizione al trading, Goldman sta traendo vantaggio dalla pandemia in quanto gli investitori stanno cercando di riorganizzare i propri portafogli.
Nel terzo trimestre, i profitti di Goldman sono quasi raddoppiati: ultima conferma del fatto che, nonostante una pandemia ed una recessione, Wall Street riesce comunque a fare soldi. Questa performance ha innescato una possente mossa del titolo di GS, ora scambiato ad un massimo storico, con un’impennata di oltre il 40% nell’ultimo trimestre. Il titolo ha chiuso a 302,94 dollari ieri, su dello 0,24% sulla giornata.
Grafico settimanale Goldman Sachs.
Gli analisti hanno previsto profitti di 7,04 dollari ad azione per Goldman Sachs per l’ultimo trimestre del 2020, su vendite di 9,72 miliardi di dollari. La banca pubblicherà il report il 19 gennaio.
I titoli bancari sono “tornati di moda” sulla scia dell’ottimismo per lo stimolo fiscale, le spese per le infrastrutture, l’aumento dei tassi di interesse e maggiori rendimenti da capitale, ha scritto l’analista di Goldman Richard Ramsden in una nota della scorsa settimana, pubblicata da Bloomberg.
Ha messo in evidenza la performance superiore dei titoli da quando la Fed ha pubblicato i suoi risultati dello speciale stress test a dicembre, in linea con la sua idea che i ritorni bancari dovrebbero vedere “una ripresa ed un recupero” di quasi tre trimestri di calo del 2020 nei prossimi due anni.
Morale della favola
Le banche con forti divisioni di trading stanno andando meglio dei rivali anche quando l’economia resta sotto estrema pressione per la pandemia. Questo trend probabilmente ha spinto i loro utili del quarto trimestre, giustificando l’impennata del valore delle loro azioni.