I titoli tech, che fanno parte di molti portafogli, hanno offerto ritorni significativi nell’ultimo decennio. Nell’ultimo anno, l’indice NASDAQ 100 legato al settore tech ha registrato ritorni di oltre il 45%.
Per via della pandemia di coronavirus e dei lockdown in tutto il mondo, la digitalizzazione è entrata in molti aspetti delle nostre vite molto più rapidamente di quanto si potesse immaginare.
L’aumento della dipendenza dalla tecnologia e da internet ha comportato inoltre un’espansione del mercato dei prodotti di sicurezza informatica. Sia aziende che privati sono pronti a spendere di più per proteggersi dagli hacker. La tecnologia avanza rapidamente, così come i metodi dei truffatori e dei criminali online.
Il mercato della sicurezza informatica “è stato valutato 149,67 miliardi di dollari nel 2019 e dovrebbe raggiungere i 304,91 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 9,4% dal 2020 al 2027”.
In base a dei recenti dati europei:
“Fino all’88% delle società britanniche hanno subìto violazioni negli ultimi 12 mesi … È un tasso inferiore rispetto a Germania (92%), Francia (94%) ed Italia (90%)”.
Il Presidente USA Joe Biden recentemente ”ha proposto un finanziamento da 9 miliardi di dollari (6,6 miliardi di sterline) a sostegno delle capacità di sicurezza informatica USA, supportando il lavoro della Cyber Security and Information Security Agency (CISA) del paese, oltre ad un più ampio miglioramento della sicurezza del governo federale”.
Molti investitori comprensibilmente pensano a titoli quotati negli Stati Uniti quando si parla di titoli tech. Tuttavia, anche molte società tech non-USA stanno vedendo solide entrate ed una crescita del prezzo delle azioni.
Oggi, parleremo di un leader nella sicurezza informatica globale: il membro del FTSE 100 Avast (LON:AVST) (OTC:AVASF), noto fornitore di software per la sicurezza. Finora nel 2021, AVST è rimbalzato di circa l’1%. Il 21 gennaio ha chiuso a 531 penny (7,3 dollari per le azioni scambiate negli USA).
Grafico prezzo settimanale Avast.
Il prezzo supporta un rendimento del dividendo del 2,1% e la capitalizzazione di mercato è pari a 5,46 miliardi di sterline (7,49 miliardi di dollari).
Al confronto, l’indice FTSE 100 è schizzato del 2% sull’anno in corso. Avast merita l’attenzione dei lettori?
Come sono andati gli ultimi utili
Avast ha cominciato le attività nel 1988, nella Repubblica Ceca. Oggi contra circa 1.700 dipendenti e 20 uffici in tutto il mondo. Serve oltre 435 milioni di clienti. I suoi strumenti per la sicurezza dei dispositivi mobili vengono scaricati in tutto il mondo.
Nel 2018, ha debuttato in borsa, unendosi all’indice FTSE 250 nel Regno Unito. L’anno scorso, la società si è spostata sul FTSE 100, il principale indice azionario del paese.
In base al report semestrale pubblicato a metà agosto, i ricavi sono risultati pari a 433,1 milioni di dollari, su dell’1,5% su base annua. Le entrate nette riviste sono state di 169,8 milioni di dollari, con un’impennata del 14,6% su base annua.
L’amministratore delegato Ondrej Vicek ha affermato:
“Nel semestre, Avast ha superato la soglia dei 13 milioni di clienti paganti, su di 640.000 unità. Continuiamo ad espanderci su nuovi mercati e ad estendere la nostra portata tramite nuovi prodotti, come la nostra innovativa soluzione per la privacy, BreachGuard… Ci aspettiamo che la crescita dei ricavi organici dell’anno fiscale 2020 ricada nella parte superiore del range a media cifra singola percentuale, precedentemente stimato”.
A fine ottobre, Avast ha fornito un aggiornamento sul terzo trimestre, che ha rivelato ricavi di 226,0 milioni di dollari, con un balzo del 2,6%.
Morale della favola
Per gli investitori a lungo termine che cercano titoli di sicurezza informatica britannici, credo che Avast offra un potenziale di crescita a lungo termine.
I rapporti P/E forward e P/S del titolo si attestano rispettivamente a 30,96 e 9,02. La valutazione sembra schiumosa. Tuttavia, data l’importanza del settore e la crescita che sta registrando, credo che un eventuale calo del 5%-7% del prezzo del titolo migliorerebbe il margine di sicurezza. Intanto, la società potrebbe ritrovarsi nel mirino delle acquisizioni.
I lettori interessati agli ETF che si focalizzano sulla sicurezza informatica potrebbero considerare questi fondi: ETFMG Prime Cyber Security ETF (NYSE:HACK), First Trust NASDAQ Cybersecurity ETF (NASDAQ:CIBR) o iShares Cybersecurity and Tech ETF (NYSE:IHAK).
Alcune delle società contenute in questi fondi sono: Akamai Technologies (NASDAQ:AKAM), Check Point Software Technologies (NASDAQ:CHKP), Crowdstrike (NASDAQ:CRWD), Okta (NASDAQ:OKTA), Palo Alto Networks (NYSE:PANW) e Zscaler (NASDAQ:ZS).
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.