Rassegna giornaliera sul mercato forex, 8 dicembre 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
Il cambio USD/CAD scenderà ai minimi di 2 anni e mezzo dopo l’annuncio di politica monetaria della Banca del Canada? Probabilmente no.
A differenza della BCE, per la quale ci si aspetta un allentamento della politica monetaria, non sono previsti interventi dalla BoC. La banca centrale ha lasciato la politica monetaria invariata ad ottobre e in quella occasione ha dichiarato che la contrazione nel 2020 sarà inferiore al previsto, ma la crescita nel 2021 sarà più debole. Ora, a dicembre, i timori per la crescita sono legittimi. In tutto il paese sono in vigore dei lockdown ed il numero dei casi di coronavirus sta toccando dei record. Lunedì sono stati registrati 7.800 casi, molti di più del picco di maggio di 2.760. Sono state imposte delle restrizioni il mese scorso e a Toronto, la regione più popolosa del paese, resteranno in vigore fino al 21 dicembre.
Tuttavia, i dati economici del Canada sono stati positivi, tra aumento dell’occupazione, delle vendite al dettaglio e dell’inflazione. C’è da dire che la maggior parte di questi dati si riferisce ad ottobre, ed i dati deboli di lunedì sull’indice PMI manifatturiero ci danno una visione sugli effetti del lockdown. Ma in Canada c’è ottimismo, grazie alle prime dosi di vaccino che saranno distribuite la prossima settimana. Considerando tutto questo, la Banca del Canada deciderà se mantenere un tono positivo. Non ci aspettiamo grandi cambiamenti nelle previsioni che la banca rilascerà questo mercoledì.
Le speranze di una svolta per i dialoghi sulla Brexit e l’inizio di un massiccio piano di vaccinazione in tutto il Regno Unito avrebbero dovuto far salire la sterlina, ma invece il cambio GBP/USD è sceso per il terzo giorno consecutivo. Questa mattina il Vice Presidente della Commissione UE Sefcovic ha dichiarato di aver raggiunto un accordo in principio su tutte le problematiche legate all’uscita con il Ministro britannico Michael Gove in vista della cena tra il Primo Ministro Johnson e la Presidente della Commissione Von der Leyen. Il Regno Unito ha rinunciato alle clausole che andavano in conflitto con il contratto e si spera che domani ci saranno dei progressi. Vista la price action della sterlina, gli investitori sono cautamente ottimisti sull’accordo di fine anno.
L’euro si sta indebolendo in vista dell’annuncio di politica monetaria di giovedì. Le perdite sono contenute, sono inferiori ad un centesimo rispetto al massimo di due anni a mezzo e nonostante il calo di 3 giorni. La moneta unica è stata resiliente, in parte grazie ai dati più forti. Secondo il sondaggio dello ZEW, gli investitori tedeschi sono più negativi sulle condizioni attuali e più positivi per i prossimi sei mesi. Sarà interessante vedere come questo inciderà sulle previsioni della BCE, in quanto se la banca rivedrà al rialzo alcune delle previsioni, potremmo assistere ad ulteriori rialzi per l’euro. Infine, il dollaro USA ha registrato un rialzo contro le principali controparti, soprattutto contro sterlina e dollaro canadese. Negli USA non sono stati rilasciati dati ma il governo deve agire in fretta per assistere i 12 milioni di americani che rischiano di perdere il sussidio di disoccupazione il giorno dopo Natale.