MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in calo una seduta particolarmente nervosa predominata dall'incertezza attorno alla manovra di bilancio nel giorno del consiglio dei ministri sulla nota di aggioramento al Def convocato per le 20,00.
Il mercato aspetta con ansia e preoccupazione le decisione del governo sui nuovi obiettivi di deficit e debito che rischiano di deludere gli investitori.
In questo contesto i titoli di Stato hanno vissuto una seduta all'insegna della volatilità con lo spread che è in mattinata salito fino a toccare i 251 punti base (massimo dallo scorso 14 settembre) per poi restringersi nel pomeriggio fino ad un minimo di 235 punti con riflessi sull'andamento dei titoli bancari.
"Forse non intenzionalmente, ma i politici italiani hanno una lunga esperienza nel mettere in scena dei drammi di fronte a situazioni di crisi", commenta in una nota Stewart Robertson, Senior Economist di Aviva Investors sottolineando anche le tensioni all'interno del governo.
"La combinazione tra politica italiana, una posizione fiscale complicata, spinte nazionaliste e norme europee rischia di formare una miscela esplosiva ed il risultato potrebbe essere confuso. Questo, almeno, è ciò che preoccupa i mercati finanziari", aggiunge.
** Il FTSEMib chiude in calo dello 0,62% sopra i minimi della mattinata, mentre l'ALL Share cede lo 0,6%. Ribassi lievemente più contenuti per il FTSE Mid Cap a -0,35% e lo lo Star -0,4%. Volumi intorno a 2,2 miliardi di euro.
** Positive, invece, le altre principali borse europee con il benchmark FTSEurofirst 300 in rialzo dello 0,46%.
** A Milano bancari sotto pressione, pur se in recupero dai maggiori ribassi della mattina, con l'indice settoriale a -1,3% contro un andamento poco mosso dello Stoxx europeo.
** UBI (MI:UBI) perde oltre il 2%, UNICREDIT (MI:CRDI) l'1,7% circa e INTESA SP l'1,2%.
** MEDIOBANCA lascia sul terreno un punto percentuale circa dopo la disdetta del patto da parte del gruppo Bolloré che di fatto sancisce lo scioglimento dell'accordo..
** Pesante CARIGE, in calo del 5,5% in un mercato che teme un nuovo aumento di capitale. In controtendenza con il comparto CREVAL guadagna il 2% circa dopo l'annuncio di ieri sul via libera di Bankitalia ai modelli interni, giudicato positivamente dagli analisti. Equita Sim ha alzato la raccomandazione a Buy sottolineando il miglioramento del profilo di rischio dell'istituto e dell'appeal speculativo.
** Tra i pochi spunti positivi del FTSE MIb UNIPOL in lieve rialzo con +0,77% spinta dalle indiscrezioni stampa che rilanciano le ipotesi di una incorporazione della controllata Unipol (MI:UNPI) Banca da parte di BPER (MI:EMII), che cede l'1%.
** MEDIASET (MI:MS) sale dell'1,9% con l'uscita di Bollorè dal patto di MediObanca che potrebbe accendere l'attenzione sulle mosse dell'imprenditore francese sulle altre partite in Italia, tra cui quella sul Biscione.
** Acquisti nel lusso con MONCLER (MI:MONC) a +0,7% e LUXOTTICA (MI:LUX) a +1,6% circa.
** Fuori dal FTSE Mib SAFILO crolla (-17,7%) dopo aver annunciato ieri sera un aumento di capitale fino a 150 milioni di euro che con ogni probabilità avrà un prezzo non superiore a 1,5 euro.
** STEFANEL perde oltre il 13% dopo che ieri la società ha annunciato il rinvio dell'approvazione della semestrale per la mancanza dei presupposti di continuità aziendale.
** Sale del 2,4% AUTOGRILL che ha comunicato ricavi in crescita nei primi otto mesi, al netto dei cambi.
** IREN guadagna l'1,7% dopo la presentazione del nuovo piano industriale. Mediobanca (MI:MDBI) Securities sottolinea in particolare le stime di crescita del dividendo.