ROMA (Reuters) - Gli impieghi delle banche italiane a famiglie e imprese sono cresciuti lievemente a marzo per il secondo mese consecutivo, mentre risultano in calo a fine febbraio le sofferenze al netto delle svalutazioni effettuate.
Lo si legge nel rapporto mensile dell'Abi.
Gli impieghi alle famiglie e imprese hanno mostrato una variazione lievemente positiva pari a +0,06% annuo, dopo il +0,13% di febbraio. Il totale del credito delle banche italiane, che include anche quelli alla pubblica amministrazione, è salito dello 0,14% in marzo.
Lo stock dei mutui in essere a febbraio 2016 è salito su base annua dell'1%. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,36% toccando un nuovo minimo storico dopo il 2,41% del mese precedente. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui, circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.
Le sofferenze nette a fine gennaio sono state pari a 83,1 miliardi in riduzione di oltre 500 milioni dagli 83,6 miliardi visti a fine gennaio. In rapporto agli impieghi, le sofferenze nette sono a gennaio il 4,60% dal 4,64% di gennaio.
A marzo sono saliti i depositi, del 3,5% su base annua pari a 44,7 miliardi, mentre la raccolta a medio lungo termine è scesa del 15,4% pari a un calo di 66,2 miliardi di euro. In totale quindi la raccolta complessiva è scesa a febbraio dell'1,3% su anno.