Di Alessandro Albano
Investing.com - Dal record dei 340 euro circa per MW/h raggiunto lo scorso agosto, ai 60 euro attuali (-10% intraday). Il contratto ad un mese del TTF ad Amsterdam ha vissuto mesi molto volatili dall'inizio della guerra in Ucraina, sia a causa della riduzione dell'offerta con il taglio delle forniture da Mosca sia a seguito delle condizioni meteo che hanno visto un'estate torrida e un inverno mite.
“I prezzi del gas naturale in Europa sono stati schiacciati da un netto calo della domanda, dovuto principalmente a temperature invernali di molto al di sopra della media stagionale, e da importazioni record di gas naturale liquefatto (GNL) viste nell’ultimo trimestre del 2022 negli hub europei", commenta per Investing.com Andrea Battaglia, Deputy Energy News Editor di ICIS.
L'esperto ci spiega che questi fattori hanno permesso ai livelli di stoccaggio di rimanere "a livelli molto alti per questo periodo dell’anno, con alcuni paesi europei che hanno visto le iniezioni negli storage sotterranei continuare per diverso tempo anche ad inverno già inoltrato e, in rari casi, anche nel periodo natalizio, grazie al crollo della domanda e a larghi margini di supply visti a dicembre".
Per questo, il rischio di approvvigionamento è sceso notevolmente rispetto allo scorso anno e gli stoccaggi potrebbero raggiungere la fine dell’inverno ad un livello elevato, il che - precisa Battaglia - "dovrebbe ridurre la corsa alle iniezioni nel periodo estivo e limitare i rischi di approvvigionamento anche per il prossimo inverno”.
Con il livello degli stoccaggi europei di gas che a fine dicembre si attestava a fine anno sopra l'80% della capacità disponibile (dati Area), anche le quotazioni a termine dell'energia elettrica si sono mosse al ribasso, traducendosi in un calo del 19,5% per la bolletta elettrica tipo e in una riduzione dell'inflazione nell'Eurozona al 9,2% a dicembre a/a dal record del 10,6% di ottobre.
Tuttavia, la forte crescita dei prezzi all'ingrosso degli ultimi mesi continua a riflettersi sulla spesa per la bolletta elettrica, stimata tra il 1 aprile 2022 e il 31 marzo 2023 a circa 1.374 euro, +67% rispetto ai 12 mesi precedenti, mentre per il gas la spesa gas per la famiglia tipo tra il 1 dicembre 2021 e il 30 novembre 2022 è di circa 1.740 euro, cioè il 63,7% in più rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (ultimi dati disponibili di Arera).
“Le condizioni meteo - aggiunge il Deputy Editor di ICIS - rimarranno in ogni caso un driver fondamentale per i prezzi del gas in Europa, ma, a meno di un brusco abbassamento delle temperature per il resto della stagione, i margini di approvvigionamento appaiono ben più saldi di quel che ci si aspettava agli albori della crisi energetica".
Tuttavia, con la mancanza del gas russo, i prezzi europei dovranno comunque mantenersi "su livelli più alti rispetto agli anni passati per poter continuare ad attrarre GNL dal mercato globale e superare la concorrenza della domanda asiatica".
"Se la domanda di GNL in Asia dovesse essere spinta da temperature più fredde per il resto dell’inverno o da una massiccia ripresa dei consumi dalla Cina dopo la fine delle restrizioni legate al Covid e dopo le festività del Capodanno cinese, questo potrebbe offrire un nuovo supporto ai prezzi del gas europei", avverte in conclusione Battaglia.