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Greggio giù; il Brent potrebbe arrivare a 135 dollari al barile

Pubblicato 07.06.2022, 15:22
Aggiornato 07.06.2022, 15:11
© Reuters.

Di Peter Nurse

Investing.com - I prezzi del petrolio scendono questo martedì, cedendo parte dei recenti guadagni nonostante il tono generale resti rialzista, con la domanda che dovrebbe riprendersi in Cina mentre le scorte restano tese.

Alle 15:10 CEST, i future del greggio USA scendono dello 0,3% a 118,10 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dello 0,3% a 119,14 dollari.

I future della benzina RBOB registrano -2,8% a 4,0737 dollari al gallone.

I prezzi del greggio sono in calo, con il sentimento dei mercati passato alla preoccupazione per la domanda globale: l’aumento da 50 punti base da parte della Reserve Bank of Australia ha riacceso i riflettori sui probabili inasprimenti della politica monetaria negli USA, in Europa e nel Regno Unito.

Detto questo, l’allentamento delle restrizioni sui viaggi in Cina dovrebbe spingere la domanda petrolifera nelle prossime settimane, con Pechino e Shanghai che permetteranno di spostarsi più liberamente.

L’Arabia Saudita, il maggiore esportatore petrolifero mondiale, questa settimana ha alzato il prezzo di vendita ufficiale di luglio all’Asia di 2,10 dollari rispetto a giugno per il suo greggio Arab Light, poco lontano dal picco storico di maggio.

Nemmeno la decisione della scorsa settimana dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dei suoi alleati di aumentare la produzione di 648.000 barili al giorno per luglio e agosto, circa il 50% più del previsto, ha avuto molto impatto sul sentimento rialzista.

“È difficile vedere un significativo ribasso per il mercato nei prossimi mesi”, scrivono in una nota gli analisti di ING. “L’abbandono del petrolio russo continuerà a pesare sull’equilibrio, mentre dei margini di raffinazione molto buoni dovrebbero continuare a dare supporto ai prezzi del greggio”.

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Il greggio Brent dovrà arrivare ad una media di 135 dollari al barile nei 12 mesi a partire da luglio, in salita di 10 dollari dalla stima precedente della banca, perché le scorte globali possano normalizzarsi entro fine 2023, dicono in una nota gli analisti di Goldman Sachs, alla luce della ripresa della domanda cinese e della riduzione della produzione russa.

Alle 22:30 CEST sono attesi i dati sulle scorte di greggio USA dell’American Petroleum Institute.

Le scorte sono scese di oltre un milione di barili la scorsa settimana e dovrebbero continuare a scendere, con la stagione di guida estiva negli USA entrata ormai nel vivo.

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