LONDRA (Reuters) - Il greggio perde quasi il 2% con il sentiment penalizzato dai timori per la ratifica del Congresso dell'accordo sul tetto del debito degli Stati Uniti e per i messaggi contrastanti dei principali produttori, che hanno offuscato le prospettive di approvvigionamento in vista della riunione di fine settimana.
Intorno alle ore 11,30 italiane, i futures sul Brent cedono 1,51 dollari, o il 2%, a 75,56 dollari il barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) perdono 1,33 dollari, o l'1,8% rispetto alla chiusura di venerdì, a 71,34 dollari il barile.
Un gruppo di rappresentanti repubblicani ha detto ieri che si opporrà all'accordo per aumentare il tetto del debito degli Stati Uniti di 31.400 miliardi di dollari, in un segnale che indica che l'accordo bipartisan potrebbe incontrare difficoltà al Congresso a pochi giorni dalla scadenza per il rischio di default da parte di Washington.
La scadenza del debito statunitense, fissata al 5 giugno, coincide quasi con la riunione del 4 giugno dell'Opec+ e l'incertezza sulla possibilità di aumentare i tagli alla produzione in seguito al recente crollo dei prezzi sta penalizzando il mercato.
La scorsa settimana il ministro dell'Energia saudita Abdulaziz bin Salman ha messo in guardia i venditori allo scoperto che scommettono sul calo dei prezzi del petrolio, in un possibile segnale che l'Opec+ potrebbe tagliare la produzione.
Ad aprile, l'Arabia Saudita e altri membri dell'Opec+ hanno annunciato ulteriori tagli alla produzione di petrolio per circa 1,2 milioni di barili al giorno, portando il volume totale dei tagli dell'Opec+ a 3,66 milioni di barili al giorno, in base ai calcoli di Reuters.
Anche i dati Pmi del settore manifatturiero e dei servizi della Cina, in uscita in settimana, saranno esaminati per ottenere indicazioni sulla ripresa della domanda di carburante nel primo importatore di greggio al mondo.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)