Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in calo stamane; gli investitori attendono discorso del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, dopo che i dati di venerdì hanno tenuto accese le speculazioni verso un eventuale stimolo monetario.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 91,02 dollari al barile, in calo dello 0,42%.
I prezzi del petrolio hanno subito un’impennata del 4% al massimo della sessione di 91,70 dollari al barile dopo che i dati sull’occupazione USA hanno mostrato venerdì un aumento di 163.000 posti di lavoro: il maggiore aumento da febbraio. Le aspettative erano per un aumento di 100.000.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, rappresentano il 22% della domanda globale.
Il report sull’occupazione USA ha mostrato che il tasso di disoccupazione è salito all’8,3% a luglio dall’8,2% del mese precedente.
Intanto il dolalro resta supportato dai dubbi sull’efficacia dei passi della BCE nel contenere la crisi del debito.
La BCE ha dichiarato giovedì che potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond per aiutare ad abbassare i costi spagnoli ed italiani.
Il Presidente BCE Mario Draghi ha dichiarato che ogni step della banca sarà condizionato dai governi che sperimentano difficoltà nei mercati dei titoli, attivando i fondi del salvataggio per acquistare bond del tesoro ed accettare condizioni e supervisioni più strette.
I futures espressi in dollari tendono a scendere quando il dollaro sale, poiché diventano più costosi per i titolari di altre valute.
I prezzi del petrolio sono stati supportati dalle tensioni in Medio Oriente, con gli scontri in Siria che minacciano di estendersi nei paesi limitrofi, che comprendono i principali produttori di petrolio.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,59%, a 108,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,28 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 91,02 dollari al barile, in calo dello 0,42%.
I prezzi del petrolio hanno subito un’impennata del 4% al massimo della sessione di 91,70 dollari al barile dopo che i dati sull’occupazione USA hanno mostrato venerdì un aumento di 163.000 posti di lavoro: il maggiore aumento da febbraio. Le aspettative erano per un aumento di 100.000.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, rappresentano il 22% della domanda globale.
Il report sull’occupazione USA ha mostrato che il tasso di disoccupazione è salito all’8,3% a luglio dall’8,2% del mese precedente.
Intanto il dolalro resta supportato dai dubbi sull’efficacia dei passi della BCE nel contenere la crisi del debito.
La BCE ha dichiarato giovedì che potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond per aiutare ad abbassare i costi spagnoli ed italiani.
Il Presidente BCE Mario Draghi ha dichiarato che ogni step della banca sarà condizionato dai governi che sperimentano difficoltà nei mercati dei titoli, attivando i fondi del salvataggio per acquistare bond del tesoro ed accettare condizioni e supervisioni più strette.
I futures espressi in dollari tendono a scendere quando il dollaro sale, poiché diventano più costosi per i titolari di altre valute.
I prezzi del petrolio sono stati supportati dalle tensioni in Medio Oriente, con gli scontri in Siria che minacciano di estendersi nei paesi limitrofi, che comprendono i principali produttori di petrolio.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,59%, a 108,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,28 dollari al barile.