Investing.com - I futures del petrolio greggio sono scesi stamane; gli investitori sono rimasti cauti in attesa degli esiti dei vertici di politica monetaria nel corso di questa settimana.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 89,75 dollari al barile, in calo dello 0,04%.
Il sentimento dei mercati è stato spinto dalle aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che
il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ma gli investitori restano cauti nel timore che la risposta della BCE sia meno aggressiva del previsto, e che si ripercuota in maniera negativa sui mercati.
Gli investitori attendono l’esito de vertice di politica monetaria di mercoledì della Federal Reserve, nelal speculazione circa l’implementazione di misure di allentamento da parte della banca centrale.
Gli investitori hanno interpretato i segni del rallentamento nella crescita economica USA come un incentivo all’implementazione di misure da parte della Federal Reserve per sostenere l’economia.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Nel corso della giornata l’American Petroleum Institute rilascerà il suo report sulle scorte greggio USA, in attesa del report di mercoledì a cura dell’ U.S. Energy Information Administration.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,56%, a 105,61 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 15,86 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 89,75 dollari al barile, in calo dello 0,04%.
Il sentimento dei mercati è stato spinto dalle aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che
il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ma gli investitori restano cauti nel timore che la risposta della BCE sia meno aggressiva del previsto, e che si ripercuota in maniera negativa sui mercati.
Gli investitori attendono l’esito de vertice di politica monetaria di mercoledì della Federal Reserve, nelal speculazione circa l’implementazione di misure di allentamento da parte della banca centrale.
Gli investitori hanno interpretato i segni del rallentamento nella crescita economica USA come un incentivo all’implementazione di misure da parte della Federal Reserve per sostenere l’economia.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Nel corso della giornata l’American Petroleum Institute rilascerà il suo report sulle scorte greggio USA, in attesa del report di mercoledì a cura dell’ U.S. Energy Information Administration.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,56%, a 105,61 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 15,86 dollari al barile.