LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo, ed avviati verso il secondo guadagno settimanale consecutivo, sulla scia dei tagli all'offerta decisi dall'Opec+ che hanno compensato i timori legati alla recessione e l'aumento dei tassi d'interesse.
Alle 10,30 il Brent guadagna lo 0,22% a 94,64 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate o WTI aggiunge lo 0,16%, a 88,65 dollari al barile.
I tagli decisi dall'Opec+ precedono l'embargo sul petrolio russo e comprimono l'offerta già ristretta.
Nella giornata di ieri, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso il suo disappunto per i piani dell'Opec+ e ha detto che gli Stati Uniti stanno valutando tutte le alternative possibili per evitare che i prezzi aumentino.
Entrambi i contratti sono in corsa per il secondo guadagno settimanale, con il Brent vicino ad un rialzo dell'8% questa settimana, rimanendo comunque lontano dal massimo storico di 147 dollari sfiorato a marzo, all'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina.
L'apprezzamento del dollaro statunitense in attesa del rapporto sul mercato del lavoro negli Usa atteso per oggi, e i commenti dei responsabili della Federal Reserve che sembrano puntare ad un ulteriore inasprimento della politica monetaria, hanno comunque limitato il rally.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)