LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio balzano del 4% dopo che l'Agenzia internazionale dell'Energia (Iea) ha detto che tre milioni di barili al giorno di prodotti petroliferi e greggio russo potrebbero essere esclusi dall'offerta di aprile.
I contratti hanno guadagnato terreno nonostante l'annuncio della Federal Reserve per l'aumento dei tassi d'interesse statunitensi.
La contrazione dell'offerta sarebbe ben superiore al calo previsto della domanda in seguito all'aumento dei prezzi, stimato a un milione di barili al giorno, si legge nel report pubblicato ieri da Iea.
Intorno alle ore 11,15 italiane, i futures sul Brent guadagnano 4,84 dollari, o il 4,9%, a 102,86 dollari il barile. I futures sul greggio Usa balzano di 4,52 dollari, o del 4,8%, a 99,56 dollari il barile.
Entrambi i contratti calano rispetto alla seduta di ieri, in seguito a un inatteso incremento delle scorte statunitensi di greggio e ai segnali di progresso nelle trattative di pace tra Russia e Ucraina.
Morgan Stanley (NYSE:MS) ha alzato di 20 dollari le attese per il prezzo del Brent nel terzo trimestre del 2022, a 120 dollari il barile, stimando un calo della produzione russa intorno a 1 milione di barili al giorno a partire da aprile.
La contrazione supererà facilmente la revisione al ribasso della domanda globale pari a 600.000 barili al giorno.
Il mercato petrolifero ha ignorato la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi d'interesse di 25 punti base, in linea con le attese.
Il sentiment è stato sostenuto in parte dalle promesse della Cina di nuove misure di stimolo per i mercati finanziari e per la crescita economica, mentre il calo dei contagi da Covid-19 nel paese ha alimentato le speranze di poter revocare i lockdown e permettere agli stabilimenti di riprendere le loro attività.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)