Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in salita stamane; la Federal Reserve non ha annunciato nessuna nuova misura di allentamento ed ora gli occhi degli investitori sono puntati sul vertice di politica monetaria della BCE di oggi.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 88,98 dollari al barile, in salita dello 0,08%.
Ieri la Federal Reserve ha deciso di non implementare nuove misure di allentamento, tuttavia la banca ha dichiarato che l’economia ha rallentato nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto di essere pronta a fornire uno stimolo monetario, laddove necessario.
Gli investitori restano cauti nei timori che una risposta politica inadeguata della BCE possa ripercuotersi negativamente sui mercati.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
A luglio, la BCE ha tagliato il tasso di interesse al record minimo di 0,75%, per allentare la pressione sull’economia del blocco.
La Germania è contraria al concedere la licenza bancaria al fondo di salvataggio della zona euro ed alla ripresa del programma di acquisti BCE.
Il petrolio è rimasto supportato dopo il report U.S. Energy Information Administration che ha dichiarato che le scorte sono scese di 6,5 milioni di barili nella settimana scorsa, molto più del previsto calo di 0,7 milioni di barili, il maggiore calo settimanale da dicembre.
Mercoledì, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità un nuovo pacchetto di sanzioni contro l’Iran per via del discusso programma nucleare, allo scopo di penalizzare banche, compagnie di assicurazioni e di trasporti che aiutano Teheran a vendere petrolio.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,48%, a 106,44 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,46 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 88,98 dollari al barile, in salita dello 0,08%.
Ieri la Federal Reserve ha deciso di non implementare nuove misure di allentamento, tuttavia la banca ha dichiarato che l’economia ha rallentato nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto di essere pronta a fornire uno stimolo monetario, laddove necessario.
Gli investitori restano cauti nei timori che una risposta politica inadeguata della BCE possa ripercuotersi negativamente sui mercati.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
A luglio, la BCE ha tagliato il tasso di interesse al record minimo di 0,75%, per allentare la pressione sull’economia del blocco.
La Germania è contraria al concedere la licenza bancaria al fondo di salvataggio della zona euro ed alla ripresa del programma di acquisti BCE.
Il petrolio è rimasto supportato dopo il report U.S. Energy Information Administration che ha dichiarato che le scorte sono scese di 6,5 milioni di barili nella settimana scorsa, molto più del previsto calo di 0,7 milioni di barili, il maggiore calo settimanale da dicembre.
Mercoledì, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità un nuovo pacchetto di sanzioni contro l’Iran per via del discusso programma nucleare, allo scopo di penalizzare banche, compagnie di assicurazioni e di trasporti che aiutano Teheran a vendere petrolio.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,48%, a 106,44 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,46 dollari al barile.