(Reuters) - I futures sul petrolio recuperano parte delle perdite, dopo un calo del 2% nella seduta precedente, sostenuti dai timori per l'offerta causati dal taglio dell'Opec+ all'obiettivo di produzione della scorsa settimana, sebbene il rafforzamento del dollaro abbia pesato sul sentiment.
Intorno alle 12,05 i futures sul Brent segnano un rialzo di 38 centesimi, o dello 0,4%, a 94,67 dollari al barile, dopo aver toccato un minimo di seduta di 93,33 dollari.
Il greggio statunitense Wti guadagna 21 centesimi, o lo 0,2%, a 89,56 dollari dopo aver toccato un minimo di seduta a 88,27 dollari.
La scorsa settimana, l'Opec+ ha deciso di tagliare l'obiettivo di produzione di 2 milioni di barili al giorno.
Sempre sul fronte dell'offerta, il monopolista statale russo degli oleodotti Transneft ha detto di aver ricevuto un avviso dall'operatore polacco Pern in merito a una perdita nell'oleodotto Druzhba, secondo quanto riportato da Interfax.
Nel frattempo, il dollaro americano ha toccato un massimo di 24 anni rispetto allo yen, sulle preoccupazioni per l'inflazione e il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse statunitensi.
Un dollaro più forte rende le materie prime denominate in dollari più costose per i detentori di altre valute e tende a pesare sul petrolio e su altri risk asset.
Domani è atteso il rapporto sui prezzi al consumo negli Stati Uniti.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)