Di Peter Nurse
Investing.com - I prezzi del petrolio si dirigono verso il basso questo martedì, con i trader che valutano le preoccupazioni per la distruzione della domanda mentre l’ondata di Covid in Cina si espande a Pechino, e intanto aumenta la possibilità di un embargo europeo sul petrolio russo.
Alle 14:45 CEST, i future del greggio USA scendono dell’1% a 104,10 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dell’1% a 106,48 dollari.
I future della benzina RBOB registrano -1,3% a 3,4658 dollari al gallone.
I casi giornalieri di Covid nella capitale cinese Pechino aumentano sempre di più e le autorità stanno ordinando test di massa, tenendo chiuse le scuole.
Pechino sta cercando a tutti i costi di evitare di cadere in una crisi come quella dell’hub finanziario di Shanghai, dove la maggior parte della gente ancora non può uscire di casa, dopo oltre un mese di confinamento.
La Cina è il principale importatore di greggio al mondo ed il secondo maggiore consumatore, e l’attività economica limitata per i lockdown potrebbe avere un pesante impatto sulla domanda complessiva nel mese di maggio.
Il mercato resta intanto supportato dalla guerra in Ucraina e dalle relative sanzioni contro la Russia. Il petrolio ha toccato i massimi pluriennali quest’anno, con il Brent che ha raggiunto i 139 dollari a marzo, il massimo dal 2008.
Intanto, l’Unione Europea intende inasprire le sanzioni contro la Russia questa settimana e potrebbe applicare un embargo sul petrolio di Mosca.
All’interno del blocco c’è disaccordo circa questa misura, ma la Germania si è detta pronta ad appoggiare un embargo immediato. Un accordo potrebbe prevedere l’eccezione di Ungheria e Slovacchia.
Nel corso della seduta arriveranno i dati sulle scorte USA dell’American Petroleum Institute, in attesa del dato governativo di domani della Energy Information Administration.