Investing.com - Il prezzo dell’oro sale tra il dollaro debole e i timori per i rapporti commerciali USA-Cina che supportano la domanda del metallo prezioso, tradizionale investimento rifugio.
I future dell’oro con consegna a giugno sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono di 7,40 dollari, o dello 0,6%, a 1.297,00 dollari l’oncia troy alle 5:15 ET (9:15 GMT).
Intanto, il dollaro scende sulla scia degli ultimi verbali del vertice della Federal Reserve da cui è emerso un approccio più cauto nei confronti degli aumenti dei tassi previsti per quest’anno. I verbali pubblicati ieri infatti hanno rivelato che ai banchieri centrali andrà bene se l’inflazione dovesse superare l’obiettivo del 2% per un “periodo temporaneo”, segnalando di non avere fretta di inasprire la politica monetaria.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,56, in calo dello 0,28% alle 5:17 ET (9:17 GMT).
Gli asset valutati in dollari come l’oro risentono dell’andamento del biglietto verde: un indebolimento della valuta rende il metallo prezioso più economico per i titolari di altre valute, facendo aumentare la domanda di oro.
L’aumento degli attriti tra Cina e Stati Uniti sulle questioni commerciali ha contribuito ad incoraggiare la propensione a scegliere gli investimenti rifugio. Il Presidente Donald Trump non ha fatto presagire bene ieri quando ha chiesto una “diversa struttura” delle trattative commerciali indicando che l’attuale accordo sarà “difficile da mettere in pratica”.
Il calendario economico di oggi prevede le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e i dati di aprile sulle vendite di case esistenti.
Anche i policymaker saranno sotto i riflettori, con i commenti del Presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic e del Presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker previsti nel corso della giornata.
Intanto, i future dell’argento rimbalzano dell’1,0% a 16,570 dollari l’oncia troy alle 5:17 ET (9:17 GMT).
I future del palladio scendono dello 0,1% a 970,40 dollari l’oncia, mentre il platino sale dello 0,9% a 909,30 dollari.
Tra le materie prime, i future del rame salgono dello 0,4% a 3,083 dollari la libbra.