Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il mercato di riferimento mondiale del nichel ne ha sospeso gli scambi questo martedì, dopo ore selvagge in cui i prezzi sono più che triplicati superando i 100.000 dollari la tonnellata.
Il London Metals Exchange ha reso noto che valuterà se cancellare o adeguare i trade avvenuti in modo selvaggio dopo la chiusura ufficiale di ieri, quando un violento short squeeze ha portato i prezzi ad un livello pari ad oltre il doppio del precedente picco record del 2007. Dopo aver raggiunto il massimo di 101.365 dollari la tonnellata, il contratto di riferimento si era attestato ad 81.051 dollari quando è stato sospeso.
Quanto successo è l’ultimo segnale dell’aumento dello stress sui mercati finanziari di tutto il mondo sulla scia delle sanzioni statunitensi ed europee contro la Russia, imposte a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina a fine febbraio. Come nel caso di petrolio, gas naturale e frumento, la Russia è uno dei maggiori fornitori di nichel e rappresenta circa il 17% delle forniture globali; qualunque tentativo di limitarne le esportazioni avrà dunque pesanti conseguenze per il mercato mondiale.
Il nichel viene comunemente usato nell’acciaio inossidabile per il settore automobilistico, degli elettrodomestici e dell’edilizia. Tuttavia, sta aumentando la domanda dal settore dei veicoli elettrici, nel quale costituisce un importante materiale per le batterie. Gli analisti di Rystad Energy si aspettano che la diffusione della mobilità elettrica faccia aumentare la domanda di nichel di oltre il 35% a 3,4 milioni di tonnellate entro il 2025, da circa 2,5 milioni di tonnellate dello scorso anno. Un’auto media di Tesla (NASDAQ:TSLA) contiene circa 45 chilogrammi di nichel.
La crescente domanda dai produttori di veicoli elettrici ha già consumato le scorte LME l’anno scorso, che ora si attestano al minimo dal 2019.
Varie notizie attribuiscono l’impennata dei prezzi alla crescente necessità dei partecipanti cinesi di coprire le short. Alla China Construction Bank (OTC:CICHF), una delle maggiori banche statali del paese, è stato concesso tempo extra ieri per una richiesta di copertura che aveva perso precedentemente. Secondo le notizie la posizione alla fine sarebbe andata a Tsingshan Holding Co., il più grande produttore di nichel cinese.
L’impennata ha danneggiato tutti gli altri broker che detenevano posizioni short a difesa degli affari giornalieri. Il LME ha dichiarato che calcolerà le richieste di copertura sulla base del prezzo di chiusura di ieri di circa 48.000 dollari la tonnellata.