Investing.com - I futures dell’oro sono in salita nella mattinata europea odierna, appena al di sotto del massimo di una settimana, mentre gli operatori dei mercati osservano il peggiorare della situazione finanziaria spagnola.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.579,85 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,55%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,65%, al massimo della sessione di 1.580,85 dollari l’oncia troy. I prezzi hanno toccato 1.585,65 ieri, il massimo dal 22 maggio.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a 1.533,25 dollari l’oncia troy, il minimo dal 23 maggio e resistenza a breve termine a 1.594,35, il massimo del 22 maggio.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,52% stamane, il livello più alto da novembre dello scorso anno, in seguito all’annuncio del governo iberico circa una ricapitalizzazione della Bankia, la principale banca commerciale del paese.
L’annuncio ha acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Ieri il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha dichiarato che la Spagna stava “trovando molte difficoltà nell’autofinanziarsi”, ma ha escluso la possibilità che il paese possa necessitare di un salvataggio.
Gli investitori tengono d’occhio inoltre il rischio di un’uscita della Grecia dalla zona euro si sono allentati dopo i sondaggi del weekend che hanno mostrato che il partito conservatore Nuova Democrazia potrebbe essere in grado di formare un governo di maggioranza alle elezioni del 17 giugno.
L’eventualità di una possibile uscita della Grecia dalla zona euro si è fatta più concreta all’inizio di maggio, quando le forze politiche anti salvataggio hanno tolto la maggioranza ai partiti pro-austerity.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,02% a 82,18. Venerdì, l’indice ha toccato il più alto livello dal settembre 2010.
I traders tecnici hanno dichiarato che i prezzi dell’oro resteranno suscettibili al ribasso nel breve termine, se il mercato non riuscirà a rompere la soglia di resistenza di 1.585 dollari l’oncia troy.
Nel frattempo, gli analisti del gruppo francese Societe Generale hanno affermato in un report che nel breve termine, l’oro è suscettibile ai cambiamenti del sentimento macroeconomico. Il report tuttavia ha segnalato che il metallo prezioso potrebbe riguadagnare lo status di bene rifugio inseguito ad eventi risk-off.
Sebbene l’oro sia visto come bene rifugio in tempi di incertezza economica, il problema del debito ha fatto poco per spingere l’appeal del metallo prezioso.
Un dollaro più forte ed un euro più debole hanno pesato invece sull’oro, poiché il metallo prezioso si è mosso in tandem con i beni più rischiosi negli ultimi mesi, dopo aver toccato il record di 1.920 dollaro l’oncia troy a settembre.
L’oro ha perso l’appeal di bene rifugio, contro dollaro, bond del Tesoro e Bund Tedeschi, poiché un dollaro più forte rende il metallo prezioso meno attraente per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato un aumento dello 0,7% a 27,57 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio ha segnato +1,25% a 3,491 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.579,85 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,55%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,65%, al massimo della sessione di 1.580,85 dollari l’oncia troy. I prezzi hanno toccato 1.585,65 ieri, il massimo dal 22 maggio.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a 1.533,25 dollari l’oncia troy, il minimo dal 23 maggio e resistenza a breve termine a 1.594,35, il massimo del 22 maggio.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,52% stamane, il livello più alto da novembre dello scorso anno, in seguito all’annuncio del governo iberico circa una ricapitalizzazione della Bankia, la principale banca commerciale del paese.
L’annuncio ha acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Ieri il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha dichiarato che la Spagna stava “trovando molte difficoltà nell’autofinanziarsi”, ma ha escluso la possibilità che il paese possa necessitare di un salvataggio.
Gli investitori tengono d’occhio inoltre il rischio di un’uscita della Grecia dalla zona euro si sono allentati dopo i sondaggi del weekend che hanno mostrato che il partito conservatore Nuova Democrazia potrebbe essere in grado di formare un governo di maggioranza alle elezioni del 17 giugno.
L’eventualità di una possibile uscita della Grecia dalla zona euro si è fatta più concreta all’inizio di maggio, quando le forze politiche anti salvataggio hanno tolto la maggioranza ai partiti pro-austerity.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,02% a 82,18. Venerdì, l’indice ha toccato il più alto livello dal settembre 2010.
I traders tecnici hanno dichiarato che i prezzi dell’oro resteranno suscettibili al ribasso nel breve termine, se il mercato non riuscirà a rompere la soglia di resistenza di 1.585 dollari l’oncia troy.
Nel frattempo, gli analisti del gruppo francese Societe Generale hanno affermato in un report che nel breve termine, l’oro è suscettibile ai cambiamenti del sentimento macroeconomico. Il report tuttavia ha segnalato che il metallo prezioso potrebbe riguadagnare lo status di bene rifugio inseguito ad eventi risk-off.
Sebbene l’oro sia visto come bene rifugio in tempi di incertezza economica, il problema del debito ha fatto poco per spingere l’appeal del metallo prezioso.
Un dollaro più forte ed un euro più debole hanno pesato invece sull’oro, poiché il metallo prezioso si è mosso in tandem con i beni più rischiosi negli ultimi mesi, dopo aver toccato il record di 1.920 dollaro l’oncia troy a settembre.
L’oro ha perso l’appeal di bene rifugio, contro dollaro, bond del Tesoro e Bund Tedeschi, poiché un dollaro più forte rende il metallo prezioso meno attraente per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato un aumento dello 0,7% a 27,57 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio ha segnato +1,25% a 3,491 dollari la libbra.