Investing.com - I futures dell’oro sono in calo stamane, in attesa dell’esito del vertice di politica monetaria delal Federal Reserve, nella speculazione sulla possibilità di misure di allentamento da parte della banca centrale USA.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad ottobre a 1.621,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,02%.
I futures dell’oro probabilmente toccheranno il livello di supporto di 1.610,75 dollari l’oncia troy, il minimo del 27 luglio e resistenza a 1.628,55 il massimo del 17 luglio.
Gli scambi restano sottotono, in attesa dell’annuncio della Fed, che potrebbe avere delle ripercussioni sui prezzi del petrolio.
Gli investitori hanno interpretato i segni del rallentamento nella crescita economica USA come un incentivo all’implementazione di misure da parte della Federal Reserve per sostenere l’economia.
L’oro e il dollaro si muovono inversamente, ed un allentamento da parte della Fed potrebbe indebolire il dollaro e favorire il metallo giallo.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica della BCE, dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Le dichiarazioni hanno acceso le aspettative verso l’annuncio di nuove misure per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sebbene non siano stati dettagli concreti.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un aumento dello 0,14%, a 28,072 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,26% a 3,425 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad ottobre a 1.621,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,02%.
I futures dell’oro probabilmente toccheranno il livello di supporto di 1.610,75 dollari l’oncia troy, il minimo del 27 luglio e resistenza a 1.628,55 il massimo del 17 luglio.
Gli scambi restano sottotono, in attesa dell’annuncio della Fed, che potrebbe avere delle ripercussioni sui prezzi del petrolio.
Gli investitori hanno interpretato i segni del rallentamento nella crescita economica USA come un incentivo all’implementazione di misure da parte della Federal Reserve per sostenere l’economia.
L’oro e il dollaro si muovono inversamente, ed un allentamento da parte della Fed potrebbe indebolire il dollaro e favorire il metallo giallo.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica della BCE, dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Le dichiarazioni hanno acceso le aspettative verso l’annuncio di nuove misure per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sebbene non siano stati dettagli concreti.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un aumento dello 0,14%, a 28,072 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,26% a 3,425 dollari la libbra.