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Oro in leggera salita in attesa della Yellen

Pubblicato 17.11.2016, 08:53
© Reuters.  L'oro sale leggermente in attesa della Yellen
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Investing.com - Il prezzo dell’oro è in leggera salita nella mattinata europea di questo giovedì, e resta in range stretto in attesa della testimonianza davanti al Congresso della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen, prevista nel corso della giornata.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre è salito di 3,10 dollari, o dello 0,25% a 1.227,00 dollari l’oncia troy, alle 3:52AM ET (08:52GMT). Ieri il metallo prezioso ha segnato un leggero calo inferiore allo 0,1%.

La presidente della Federal Reserve testimonierà sulle previsioni economiche davanti alla Commissione Economica Congiunta del Congresso statunitense giovedì alle 10:00AM ET (15:00GMT).

Le sue dichiarazioni saranno seguite con attenzione, alla ricerca di qualsiasi indicazione sulle prossime decisioni di politica. La Fed ha lascito invariati i tassi di interesse a novembre, ma ha lasciato intendere ch è possibile un aumento a dicembre se l’economia che riprenderà lo slancio e l’inflazione segnerà un aumento.

Oltre alla Yellen, gli investitori seguiranno una serie di dati economici statunitensi questo giovedì. Alle 8:30AM ET (13:30GMT) saranno rilasciati contemporaneamente: IPC, nuove costruzioni, sondaggio Philly Fed e richieste di sussidio di disoccupazione.

Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, la possibilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice del 13 e 14 dicembre della banca centrale USA è pari all’86%.

Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi USA, il cui aumento farebbe salire il costo degli investimenti come i lingotti supportando invece il dollaro.

Il dollaro è vicino al massimo di 14 anni contro il paniere della altre principali valute questo mercoledì, supportato dalle aspettative di un aumento dei tassi Fed.

L’indice del dollaro ha toccato 100,30, dopo essere schizzato ieri a 100,51, il massimo dall’aprile del 2003.

Un dollaro più forte solitamente pesa sull’oro poiché ne fa scendere l’appeal come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più costose per i titolari di altre valute.

Intanto, il rendimento dei Titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di 2,5 punti base al 2,198%, staccandosi dal massimo di 10 mesi di 2,302 toccato in settimana.

Gli analisti dei mercati avvisano che le prospettive per l’oro restano incerte a breve termine. Il prezzo del metallo prezioso è crollato di più del 6% la scorsa settimana tra le speranze che il possibile aumento della spesa pubblica e i tagli alle tasse sotto l’amministrazione Trump possano sostenere la crescita e l’inflazione, portando ad un nuovo periodo di tassi di interesse più elevati.

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