Investing.com - Il prezzo del rame sale al massimo di quasi due settimane questo mercoledì, mentre gli investitori attendono gli importanti dati dalla Cina nel corso della settimana, da cui potrebbero emergere maggiori indizi di un indebolimento della seconda economia mondiale.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a luglio ha toccato il massimo intraday di 2,765 dollari, il massimo dal 29 maggio, prima di attestarsi a 2,763 dollari negli scambi della mattinata europea, su di 4,9 centesimi, o dell’1,82%.
I futures troveranno supporto a 2,682 dollari, il minimo dall’8 giugno, e resistenza a 2,783 dollari, il massimo dal 29 maggio.
Ieri, il rame è salito di 1,7 centesimi, o dello 0,65%, a 2,714 dollari mentre ci si aspetta che i policymaker in Cina adottino ulteriori misure di stimolo per incoraggiare l’economia tra i segnali di una crescita rallentata.
Sui mercati c’è attesa per una serie di report economici cinesi che verranno pubblicati domani e che forniranno ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e sull’andamento futuro della politica monetaria. La nazione asiatica rilascerà i dati sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti fixed asset per il mese di maggio.
I dati economici pubblicati di recente dalla Cina hanno rivelato che la ripresa resta fragile e potrebbero essere necessari ulteriori stimoli.
Nel primo trimestre, l’economia cinese è cresciuta al tasso più lento degli ultimi sei anni, alimentando le speculazioni che i legislatori debbano introdurre nuove misure di stimolo per dare slancio ad un’economia che sembra indebolita.
Da novembre, la Banca Popolare Cinese ha introdotto una serie di misure di stimolo, tra cui tre tagli dei tassi di interesse e due riduzioni del coefficiente di riserva obbligatorio delle banche principali, per tentare di stimolare l’attività economica ed incoraggiare la crescita.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame con il 40% della richiesta globale.
Intanto, i futures dell’oro con consegna ad agosto salgono di 6,80 dollari, o dello 0,58% a 1.184,40 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a luglio sono in salita di 13,6 centesimi, o dello 0,85%, a 16,09 dollari l’oncia.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,75% a 94,45 stamane per via di uno yen più forte.
Il cambio USD/JPY crolla di oltre l’1% al minimo di due settimane dopo le parole del Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda secondo cui il tasso di cambio effettivo reale indica che la valuta giapponese è “molto debole”.
Intanto, l’euro sale contro il dollaro, supportato dall’impennata del rendimento dei Bund tedeschi.
Il rendimento dei bund a 10 anni tedeschi è andato alle stelle, superando l’importante livello dell’1% per la prima volta dal settembre del 2014 tra i segnali che il programma di stimolo della Banca Centrale Europea sembra aver contribuito a ridurre il rischio di deflazione.
Negli Stati Uniti, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 Anni è salito di 4,9 punti base, o del 2,01%, al 2,466%, il massimo dal 3 ottobre, mentre ci si aspetta che la Federal Reserve possa alzare i tassi a settembre.