Investing.com – La sterlina resta vicina al minimo di sei mesi contro il dollaro questo giovedì, per via dei timori sull’economia britannica che pesano sulla sterlina.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5492, il minimo dal 2 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5519, in calo dello 0,14%.
Supporto a 1,5412, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,5541, massimo della seduta.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo che la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che l’inflazione resterà sopra il target fino all’inizio del 2016.
Il report trimestrale della banca ha mostrato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca centrale ha dichiarato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni “rispecchiando le aspettative della domanda globale e della capacità dell’economia interna”.
La banca ha aggiunto che la crescita economica resterà sotto il livello pre-crisi fino al 2015 e che è pronta a fornire un ulteriore stimolo per spingere la ripresa.
La banca prevede un aumento del prodotto interno loro per quest’anno, con una previsione di un aumento annuo intorno all’1,9% in 2 anni.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,28% a 0,8631.
L’euro si è indebolito dopo che i dati ufficiali hanno mostrato una contrazione della crescita trimestrale delle economie di Germania, Francia e Italia.
L’economia della Germania – la principale economia della zona euro – si è contratta dello 0,6% nel terzo trimestre, peggio delle aspettative di un calo dello 0,5%, dopo un aumento dello 0,2% nel trimestre conclusosi a settembre.
L’economia francese si è anch’essa contratta più del previsto, con il PIL sceso dello 0,3%, mentre in Italia i dati hanno mostrato che l’economia è scesa dello 0,9%.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5492, il minimo dal 2 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5519, in calo dello 0,14%.
Supporto a 1,5412, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,5541, massimo della seduta.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo che la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che l’inflazione resterà sopra il target fino all’inizio del 2016.
Il report trimestrale della banca ha mostrato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca centrale ha dichiarato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni “rispecchiando le aspettative della domanda globale e della capacità dell’economia interna”.
La banca ha aggiunto che la crescita economica resterà sotto il livello pre-crisi fino al 2015 e che è pronta a fornire un ulteriore stimolo per spingere la ripresa.
La banca prevede un aumento del prodotto interno loro per quest’anno, con una previsione di un aumento annuo intorno all’1,9% in 2 anni.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,28% a 0,8631.
L’euro si è indebolito dopo che i dati ufficiali hanno mostrato una contrazione della crescita trimestrale delle economie di Germania, Francia e Italia.
L’economia della Germania – la principale economia della zona euro – si è contratta dello 0,6% nel terzo trimestre, peggio delle aspettative di un calo dello 0,5%, dopo un aumento dello 0,2% nel trimestre conclusosi a settembre.
L’economia francese si è anch’essa contratta più del previsto, con il PIL sceso dello 0,3%, mentre in Italia i dati hanno mostrato che l’economia è scesa dello 0,9%.