Martedì gli analisti di ING hanno suggerito che la coppia di valute EUR/USD sembra consolidarsi con il potenziale di raggiungere nuovi minimi. Questa prospettiva fa seguito ai commenti del vicepresidente della Banca centrale europea (BCE) Luis de Guindos, che ha indicato un probabile taglio dei tassi a giugno, a condizione che non si verifichino nuovi shock economici. De Guindos ha sottolineato l'importanza delle politiche della Federal Reserve sull'economia globale e sull'area dell'euro, riconoscendo l'impatto dei tassi di cambio EUR/USD sul processo decisionale della BCE.
Gli analisti della banca hanno sottolineato che la posizione della BCE non afferma con forza la sua indipendenza nelle decisioni di politica monetaria. Gli analisti hanno inoltre rilevato la mancanza di chiarezza sulla portata del prossimo ciclo di allentamento della BCE. Le aspettative del mercato, riflesse nella curva ESTR a termine, valutano il tasso terminale a circa il 2,25% tra due o tre anni, allineandosi alle discussioni sul tasso neutro reale dell'eurozona.
Oggi ING prevede modesti miglioramenti nelle letture preliminari dell'indice dei responsabili degli acquisti (PMI) per l'Eurozona, la Germania e la Francia. Dato che i dati PMI più deboli avevano precedentemente influenzato il valore dell'euro lo scorso autunno, un'eventuale ripresa potrebbe offrire un certo sostegno alla valuta. Gli analisti si aspettano di vedere questo supporto più distintamente nella coppia EUR/GBP piuttosto che nel tasso di cambio EUR/USD.
Tecnicamente, la coppia di valute sta affrontando una resistenza, con gli analisti che prevedono che i livelli a 1,0680/1,0700 probabilmente limiteranno i guadagni intraday. Questa prospettiva tecnica supporta l'anticipazione di un potenziale movimento al ribasso per l'EUR/USD nel breve termine.
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