MILANO (Reuters) - E' probabile che Campari (MI:CPRI) rinunci allo spostamento della sede legale nei Paesi Bassi dopo che il crollo dei prezzi delle azioni causato dalla crisi del coronavirus ha offerto agli investitori un incentivo per recedere dal piano.
Il crollo del 20% del valore delle azioni di Campari a 6,90 euro, a causa delle misure di lockdown imposte per contenere la diffusione del coronavirus, ha reso più redditizio per gli azionisti esercitare il diritto di recesso e vedersi liquidate le proprie azioni in contanti.
I costi del piano di trasferimento sono dunque lievitati sopra la cifra che Campari aveva dichiarato di essere pronta a spendere per portare a termine l'operazione.
I produttori dell'Aperol avevano annunciato a febbraio l'intenzione di spostare la sede legale nei Paesi Bassi e introdurre un regime di fidelizzazione degli azionisti.
Campari ha dichiarato che alcunu azionisti hanno esercitato il diritto di recesso offrendo 46 milioni di azioni ad un controvalore complessivo di 385,36 milioni di euro.
La cifra è molto più alta dei 150 milioni di euro che Campari aveva dichiarato di essere disposta a spendere per le azioni oggetto di recesso che fossero rimaste invendute, alla fine di una complessa procedura di rivendita nel quale il prezzo di recesso è fissato a 8,376 euro.
Identica la situazione anche tenendo in considerazione i 76,5 milioni di euro che l'azionista di maggioranza di Campari, LagFin, ha promesso di spendere per l'acquisto delle azioni oggetto di recesso.
Campari ha dichiarato che probabilmente sospenderà l'operazione e che la riproporrà una volta che le condizioni di mercato si saranno stabilizzate.
Nell'improbabile evento che il controvalore complessivo finale non ecceda il tetto di 150 milioni di euro, Campari ha dichiarato che chiederà agli investitori di cancellare comunque il piano durante un'assemblea straordinaria da tenersi entro il 30 giugno.
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(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia, michela.piersimoni@thomsonreuters.com)