Investing.com - Il Bitcoin e le altre valute virtuali sono in calo questo venerdì, nei timori per la stretta degli enti regolatori in Giappone e negli Stati Uniti.
Il Bitcoin è scambiato a 8.944,70 dollari, con un crollo dell’8,34%, alle 7:46 ET (12:46 GMT) sul Bitfinex, dopo il tonfo di oltre il 15% e dopo aver toccato il minimo della notte di 8.468,00 dollari.
La SEC ha messo in guardia gli investitori dalle “piattaforme online illegali” mercoledì, affermando che qualsiasi piazza che scambia asset digitali considerati titoli deve essere registrata presso l’ente regolatore. Molte piattaforme di criptovalute non lo sono, afferma l’agenzia.
Le valute digitali sono inoltre state incoraggiate dalla notizia che l’Agenzia di servizi finanziari nipponica avrebbe punito sette piazze di criptovalute per non avere sistemi di controllo interni adeguati. A due piazze, Bit Station e FSHO, è stato ordinato di bloccare gli scambi per un mese.
Intanto, l’ex presidente della Commodity Futures Trading Commission Jim Newsome ha dichiarato che il settore delle criptovalute è immaturo, dal momento che i grandi investitori istituzionali non hanno investito per via dell’incertezza normativa.
Newsome ha avvertito che secondo lui esiste una “concorrenza globale” tra i regolatori internazionali per supervisionare le criptovalute e che le agenzie statunitensi devono essere attente a non restare dietro nell’innovazione rispetto al resto del mondo.
Anche le altre principali criptovalute sono in calo, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che segna un crollo del 7,51% a 688,31 dollari sul Bitfinex. Il Ripple, la terza principale valuta virtuale, crolla dell’8,82% a 0,77500 dollari, mentre il Litecoin si attesta a 174,51 dollari, con un tonfo del 5,43%.