Investing.com - Il Bitcoin e le altre valute virtuali crollano questo martedì, mentre il Giappone si prepara ad invitare il G20 ad adottare delle norme per impedire il riciclaggio di denaro globale legato alle criptovalute.
Il Bitcoin è scambiato a 9.005,50 dollari, con un crollo del 7,99%, alle 7:47 ET (11:47 GMT) sul Bitfinex, dopo aver toccato il minimo di 8.462,00 dollari domenica. La valuta non è riuscita a guadagnare terreno dopo il crollo a 6.000 dollari i primi di febbraio ed è ancora lontana dal massimo di 20.000 dollari di dicembre.
Anche le altre principali criptovalute sono in calo, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che segna un crollo del 5,78% a 690,22 dollari sul Bitfinex. Il Ripple, la terza principale valuta virtuale, crolla del 6,44% a 0,76813 dollari, mentre il Litecoin si attesta a 172,74 dollari, con un tonfo del 9,92%.
Il Giappone inviterà i funzionari del G20 ad aumentare gli sforzi contro le criptovalute che vengono usate per riciclare denaro sporco. È poco probabile che si trovi un accordo globale sulle norme in questa occasione e gli incontri verteranno invece sulla protezione dei clienti e sulle misure per evitare il riciclaggio di denaro, secondo quanto reso noto dai funzionari.
I ministri delle finanze ed i banchieri centrali del G20, il gruppo delle principali economie mondiali, si incontreranno a Buenos Aires dal 19 al 20 marzo.
Con l’aumento della popolarità delle valute virtuali, i regolatori in tutto il mondo stanno cercando di capire come controllare le valute digitali.
Il Giappone è il primo paese a controllare gli scambi di criptovalute. Francia e Germania dovrebbero presentare una proposta congiunta per la regolamentazione del mercato delle valute virtuali. La Tailandia sta pensando di applicare un’imposta sulla plusvalenza del 10% sugli investimenti di criptovalute, secondo il Bangkok Report.
Intanto, un membro del direttivo della Banca Centrale Europea ha scritto in un articolo di opinione che il Bitcoin e le altre valute virtuali sono troppo rischiose per essere usate come valute legali ma potrebbero essere utilizzate dai policymaker per i pagamenti tra istituti finanziari.
“Valute digitali di banche centrali con scopo generale potrebbero rivoluzionare il modo in cui il denaro viene fornito e il ruolo delle banche centrali nel sistema finanziario, ma si tratta di una terra incognita”, ha affermato Benoit Coeure, membro del direttivo della BCE che presiede la Commissione della Banca dei regolamenti internazionali sulle infrastrutture di pagamento e di mercato.