La decentralizzazione non è un lusso; è una necessità. In un articolo presciente pubblicato nel 2012 su The Atlantic, lo scrittore di fantascienza Bruce Sterling ha indicato società del calibro di Amazon (NASDAQ:AMZN), Facebook (NASDAQ:FB) e Google (NASDAQ:GOOGL) con il termine “The Stacks,” prevedendo l’insidiosa presa di potere avvenuta nell’ultimo decennio. Mentre i giganti tecnologici consumano una parte sempre più grande delle nostre vite, lo sviluppo delle tecnologie che ci permettono di respingerli non è solo incoraggiante: è essenziale.
Da quando Bitcoin (BTC) ha iniziato nel 2010 il processo per decentralizzare i pagamenti, abbiamo assistito alla diffusione del fenomeno di disintermediazione in diversi settori, dall’identità decentralizzata e la gestione di asset digitali al gaming decentralizzato e i mercati di previsione.
Rimane tuttavia un settore in cui, finora, è stato impossibile liberarsi dalla morsa del potere monopolistico: il mondo del commercio. La registrazione di asset fisici sulle blockchain è un’opzione praticabile ormai da tempo, ma non è stata sufficiente per consentire la nascita di un sistema commerciale totalmente decentralizzato.