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Le proteste Cina buttano giù anche il BTC, minimo di 2 anni all’orizzonte

Pubblicato 28.11.2022, 12:56
Aggiornato 28.11.2022, 12:54
© Reuters

Investing.com - Come la maggior parte degli asset di “rischio”, il Bitcoin sta iniziando questa nuova settimana in rosso, con un minimo recente di circa 16.050 dollari, mentre la criptovaluta ha trascorso la maggior parte della giornata di ieri intorno alla soglia dei 16.500 dollari.

Al momento della scrittura, il cambio BTC/USD mostra quindi un calo di quasi il 2% da ieri, a 16.200 dollari, e rimane stabile sulla settimana.

Come nel caso dei mercati azionari, questa debolezza del Bitcoin è legata al sentimento di avversione al rischio che aleggia sui mercati globali questo lunedì, mentre le proteste in Cina preoccupano gli investitori di tutto il mondo.

I disordini in Cina danneggiano il Bitcoin

Nel fine settimana i civili cinesi si sono scontrati con la polizia in diverse città, comprese Pechino e Shanghai, mentre il malcontento dell’opinione pubblica per la politica di zero COVID ha raggiunto il culmine dopo un incendio mortale nella Cina occidentale la scorsa settimana.

Gli scontri sono avvenuti anche dopo i disordini scoppiati a Zhengzhou in seguito al ripristino del lockdown nella città da parte del governo.

Un rischio è che i disordini in Cina possano portare ad ulteriori restrizioni nella catena di approvvigionamento globale, con conseguente inasprimento della lotta all’inflazione e quindi il rischio che le banche centrali aumentino i tassi più di quanto attualmente previsto, il che sarebbe dannoso per le criptovalute e per tutti gli asset speculativi.

Percentuale di Bitcoin sulle piattaforme di scambio ai minimi di 4 anni

Per quanto riguarda le notizie più specifiche sul Bitcoin e più positive per la criptovaluta, notiamo che i dati della società di analisi dei dati blockchain Santiment mostrano che la quantità di Bitcoin presente sulle piattaforme di criptovalute è scesa sotto la soglia del 6,95% dell’offerta totale.

È la prima volta dal novembre 2018 che questa cifra scende sotto il 7%. È un fattore positivo nel lungo termine, in quanto la conservazione dei bitcoin da parte degli investitori al di fuori delle piattaforme suggerisce un’intenzione di tenerli a lungo termine. Al contrario, un aumento della quantità di bitcoin presenti sulle piattaforme viene interpretato come un’imminente intenzione di vendita.

Santiment ha osservato che la tendenza a togliere i Bitcoin dalle piattaforme di scambio e a conservarli nei portafogli di criptovalute è in atto da marzo 2020, ma è stata notevolmente accelerata dal caso di bancarotta di FTX.

Soglie tecniche da tenere d’occhio sul Bitcoin

Infine, dal punto di vista dei grafici, il minimo della scorsa settimana di 15.500 dollari e la soglia psicologica di 15.000 dollari saranno i primi potenziali supporti da considerare se il Bitcoin continuerà a scendere sotto i 16.000 dollari. Un calo sotto i 15.500 dollari riporterebbe la criptovaluta sui minimi di due anni.

Al rialzo, i grafici a breve termine ci permettono di individuare una prima resistenza intraday intorno a 16.600 dollari, prima della soglia psicologica di 17.000 dollari.

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