ROMA (Reuters) - Convinta che i costi eccessivi delle auto elettriche tengano per ora lontano il pubblico italiano, Fiat Chrysler (MI:FCHA) gioca la carta del gas come carburante ecocompatibile e punta a portare in 10 anni il parco macchine da 1 a 3 milioni di unità, con la benedizione del governo.
Oggi Fca ha firmato a Roma un memorandum of understanding con Snam (MI:SRG) e la sua ex divisione Iveco per lo sviluppo del gas naturale come carburante alternativo ed ecocompatibile, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e di quello dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio.
L'obiettivo dell'accordo è quello di raddoppiare entro il 2026 il numero delle stazioni di servizio a Cng (il metano per autotrazione), passando dalle attuali 1.100 a 2.200, e di triplicare il numero delle vetture a gas, sia auto che trasporto pesante.
Oggi l'Italia ha già il primato europeo delle auto a metano, con oltre 700.000 unità vendute negli ultimi 19 anni.
Con il potenziamento dell'offerta di gas come carburante, promettono le aziende, calerà del 40% la produzione di anidride carbonica e di oltre il 90% l'emissione di polveri sottili, principali nemici della salute nelle aree urbane. E le famiglie risparmieranno anche 800 euro all'anno, usando un carburante che oggi costa circa la metà della benzina.
"Deve essere qualcosa che il cliente si può permettere", ha detto Alfredo Altavilla, chief operating officer di Fca in Europa, Medio Oriente e Africa, spiegando che le auto elettriche hanno un costo ancora troppo elevato per il grande pubblico.
Altavilla ha citato a esempio la Germania, dove gli incentivi dati per l'acquisto di auto elettriche sono stati un flop, con poche richieste. Ma ha assicurato che Fca continua a lavorare anche al settore elettrico.
Anche per Pierre Lahutte, brand president di Iveco, "il gas è la migliore alternativa al diesel".
IL GOVERNO PENSA A INCENTIVI
L'investimento previsto sulle infrastrutture è di circa un miliardo di euro, di cui 200 milioni in conto a Snam, che avrà un "ruolo proattivo nel supporto alla crescita di infrastrutture e reti di distribuzione".
Fca e Iveco svilupperanno invece ancora la gamma di veicoli a gas naturale.
Il governo da parte sua non metterà soldi. Ma Calenda e Delrio oggi si sono detti favorevoli a una politica di incentivi, pur spiegando che bisognerà convincere il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ad aprire i cordoni della borsa. E Calenda ha detto che "va fatto un lavoro con gli amministratori locali" per convincerli a concedere alcune agevolazioni previste oggi per le auto elettriche (come la gratuità del parcheggio nelle "strisce blu") anche ai veicoli a metano.
L'esecutivo, che sostiene la neutralità tecnologica" ed è contrario a sostenere soltanto le auto elettriche, punta ai benefici per ambiente e salute, ma anche a quelli economici per i consumatori.
(Massimiliano Di Giorgio)