Investing.com - Il prezzo del greggio oscilla tra lievi rialzi e ribassi questo lunedì, mentre i traders continuano a prepararsi all’eventualità che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio possa tagliare la produzione per supportare i prezzi durante il vertice di Vienna previsto nel corso della settimana.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a gennaio sale di 21 centesimi, o dello 0,27% a 80,58 dollari al barile negli scambi della mattinata europea.
Venerdì, i futures del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra hanno subito un’impennata di 1,30 dollari, o dell’1,3%, a 80,36 dollari al barile, tra le aspettative che le nuove misure di stimolo in Cina e nella zona euro possano far aumentare la richiesta globale.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a gennaio sale di 17 centesimi, o dello 0,22%, a 76,68 dollari al barile.
Venerdì, i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono saliti di 66 centesimi, o dello 0,87%, a 76,51 dollari al barile.
I ministri del petrolio di Iran, Venezuela ed Ecuador hanno chiesto delle misure per evitare un ulteriore calo del prezzo, mentre l’Arabia Saudita e il Kuwait non hanno accettato di ridurre la produzione.
I timori per la riduzione della richiesta globale nonché la notizia che l’OPEC non taglierà la produzione hanno pesato sul prezzo del greggio negli ultimi mesi.
Il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra ha visto una riduzione di quasi il 30% da giugno, dopo l’impennata a circa 116 dollari al barile, mentre i futures del greggio WTI sono in calo di circa il 29% dal massimo di 107,50 dollari registrato a giugno.
Il prezzo è rimasto supportato dopo la decisione di venerdì della Banca Popolare Cinese di tagliare il tasso di deposito di riferimento a un anno di 25 punti base al 2,75% ed il tasso di prestito a un anno di 40 punti base al 5,6%.
La decisione ha seguito i recenti segnali di rallentamento della seconda economia mondiale.
Intanto, in Europa, il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi venerdì ha ribadito che la banca è pronta ad ampliare il suo programma di misure di stimolo per far alzare l’inflazione il più velocemente possibile.
L’attuale programma di stimolo della BCE include l’acquisto di obbligazioni garantite e covered bonds, ma secondo i mercati la banca annuncerà presto l’acquisto di debiti governativi, uno strumento di stimolo noto come allentamento monetario.