Investing.com - Ecco le cinque notizie principali da conoscere questo mercoledì, 14 ottobre:
1. Mercati globali al ribasso, i dati sull’inflazione cinese fanno temere per la crescita
La propensione al rischio si è indebolita dopo i dati che hanno rivelato che i prezzi alla produzione in Cina sono scesi del 5,9% a settembre; si tratta del quarantatreesimo calo mensile consecutivo e della lettura peggiore dall’ottobre del 2009.
I prezzi al consumo sono saliti dell’1,6% il mese scorso, al di sotto dell’1,8% previsto ed in calo dal 2,0% di agosto.
I mercati azionari globali sono crollati sulla scia dei dati cinesi deludenti; le peggiori performance sono state registrate dai produttori di materie prime per via dei timori per un calo della domanda da parte della seconda economia mondiale.
2. Report sulle vendite al dettaglio USA atteso prima dell’apertura di Wall Street
Il Dipartimento per il Commercio rilascerà alle 8:30 ET il report sulle vendite al dettaglio che dovrebbe mostrare un aumento dello 0,2% a settembre, dopo l’incremento dello 0,2% ad agosto. Le vendite core dovrebbero essere scese dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,1% del mese precedente.
Sempre alle 8:30, gli USA rilasceranno i dati sull’indice dei prezzi alla produzione, mentre alle 10:00 saranno resi noti i dati sulle scorte delle imprese seguiti alle 14:00 dal Libro Beige della Federal Reserve.
3. Riflettori puntati sul report sugli utili della Bank of America (N:BAC)
La Bank of America pubblicherà il report sugli utili prima della campanella di apertura. Per oggi sono attesi inoltre i report di Wells Fargo (N:WFC), Blackrock (N:BLK) e Netflix (O:NFLX).
Ieri, dopo la campanella di chiusura JP Morgan Chase (N:JPM) ha riportato utili del terzo trimestre più deboli del previsto per via dell’indebolimento dei mercati e dei tassi di interesse bassi che hanno minato gli utili in tre dei quattro business principali.
4. Dollaro al minimo di un mese
Il dollaro si attesta al minimo di un mese contro le altre principali valute questo mercoledì, dopo i dati deludenti sull’inflazione cinese che hanno alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa rinviare l’aumento dei tassi per un periodo più lungo.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 94,57, un livello che non si registrava dal 18 settembre.
5. Continua l’impennata dell’oro che tocca il massimo di 3 mesi
I futures dell’oro segnano un’impennata per la quarta seduta consecutiva questo mercoledì e toccano il massimo di tre mesi dal momento che il dollaro debole e le aspettative che la Federal Reserve possa aspettare il 2016 per alzare i tassi di interesse continuano a sostenere l’appeal del metallo prezioso.
Un eventuale rinvio dell’aumento dei tassi di interesse supporterebbe l’oro, poiché diminuirebbero i costi di gestione del metallo, che non offre agli investitori un ritorno assicurato.