3 dicembre (Reuters) - I mercati asiatici stanno recuperando dopo aver perso terreno nel corso della notte, mentre Tokyo ha chiuso per la quarta giornata di seguito in rialzo grazie al deprezzamento dello yen sul dollaro, che aiuta l'export.
Intorno alle 8,35 italiane l'indice MSCI perde lo 0,2% a 470,82 punti, ma gran parte delle singole borse è in territorio positivo.
I sondaggi Pmi indicano che in Cina il settore dei servizi ha registrato a novembre una crescita leggermente maggiore, pur se il dato non allontana i timori sul rallentamento dell'economia cinese.
"Le pressioni al ribasso sull'economia persistono", dice Qu Hongbin, un economista della HSBC a Hong Kong, aggiungendo di attendersi ulteriori scelte di quantitative easing nelle prossime settimane.
Intanto i prezzi del petrolio sono in lieve ripresa, dopo i dati Api secondo cui le riserve Usa di greggio sono calate di 6,5 milioni di barili la settimana scorsa. Lunedì scorso il greggio aveva toccato il livello minimo negli ultimi cinque anni.
Hong Kong è la piazza peggiore della regione (perde oltre lo 0,8%) dopo aver registrato guadagni a inizio seduta, mentre Shanghai ha chiuso in rialzo grazie al traino dei titoli immobiliari e sull'ipotesi che il governo cinese stia per varare una nuova politica di stimolo economico.
Sydney chiude in rialzo, toccando quasi lo 0,8%. La borsa australiana è sostanzialmente in rimbalzo, dopo aver perso nei giorni scorsi il 4% in due sole sedute. Oggi il dollaro australiano ha toccato i minimi da quattro anni, dopo che i dati sorprendentemente deboli sulla crescita economica (il Pil è cresciuto dello 0,3% nel terzo trimestre, meno della metà delle attese e il tasso più basso dagli inizi del 2013) hanno spinto i mercati a scommettere sulla possibilità di un taglio del tasso d'interesse nel 2015.
Taiwan ha chiuso con un guadagno di oltre l'1,5% grazie ai titoli legati alla produzione automobilistica e ai trasporti e nonostante il clima d'incertezza politica nell'isola.
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