ROMA (Reuters) - Il quantitative easing della Bce è "efficace" nel sostenere la ripresa economica della Zona euro, che sta via via acquistando "forza e stabilità".
Parlando alla Camera per la prima volta da quando è diventato il numero uno di Francoforte, Mario Draghi è tornato a esortare riforme strutturali per alzare il potenziale di sviluppo.
L'azione di acquisto di bond sovrani, il quantitative easing, porterà a fine marzo a raggiungere l'obiettivo di 60 miliardi di titoli acquistati da Francoforte, anche se il programma è iniziato il 9 marzo, ha detto Draghi.
"Non ci sono segnali di scarsità di titoli" sul mercato, ha osservato Draghi aggiungendo che la Bce ha rimosso i "timori ingiustificati sulla reversibilità dell'euro".
"Le misure adottate nel loro insieme sono efficaci, i tassi alle imprese hanno inizato a diminuire nella seconda parte dello scorso anno dopo gli annunci di inizio agosto. La politica monetaria si trasmette lungo l'intera catena finanziaria".
Il calo dei tassi e il deprezzamento dell'euro dovrebbero aumentare il Pil italiano di "un punto percentuale entro il 2016", dice Draghi citando le stime della Banca d'Italia.
Per trasformare la ripresa da ciclica a strutturale servono però riforme in grado di aumentare la produttività.
"Quanto accade in un Paese riguarda tutti. Un basso potenziale di crescita genera squilibri macroeconomici e la vulnerabilità che ne deriva si riverbera in altri Paesi dell'area".
In questo contesto, la politica monetaria della Bce è di incentivo agli Stati nazionali perché crea "condizioni economiche migliori che favoriscono le riforme strutturali, altrimenti difficili in contesti di bassa crescita o di recessione".
(Giuseppe Fonte)
((in redazione a Roma Paolo Biondi, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224354, Reuters Messaging: stefano.bernabei.reuters.com@reuters.net))
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