Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo venerdì, mentre sui mercati cresce l’attesa per i dati sulla fiducia dei consumatori USA, ma la domanda del biglietto verde resta supportata dal report sulla crescita economica del secondo trimestre USA pubblicato nella seduta precedente.
Il biglietto verde si è rafforzato grazie ai dati di ieri del Dipartimento per il Commercio secondo cui il prodotto interno lordo statunitense è cresciuto al tasso annuo del 2,3% nel trimestre terminato a giugno. La crescita del primo trimestre è stata rivista al rialzo ad un aumento dello 0,6% da una contrazione precedentemente riportata dello 0,2%.
Sebbene gli economisti avessero previsto una crescita del 2,6%, il report indica comunque una solida ripresa economica.
I dati hanno seguito la dichiarazione sui tassi della Federal Reserve rilasciata mercoledì, in cui si legge di un continuo miglioramento dell’economia e del mercato del lavoro, facendo sperare che il primo aumento dei tassi di interesse possa avvenire durante il vertice di settembre.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,19% a 97,44, non lontano dal massimo di una settimana di 97,89 registrato ieri.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,31% a 1,0966, staccandosi dal massimo di una settimana di 1,0892 segnato nella seduta precedente.
La moneta unica ha trovato supporto dopo i dati che hanno rivelato un aumento dello 0,2% dell’indice dei prezzi al consumo della zona euro a luglio, in linea con le aspettative e invariato rispetto al mese precedente.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento dell’1,0% questo mese, al di sopra delle aspettative di un aumento dello 0,8%.
In un secondo report si legge che il tasso di disoccupazione della zona euro è rimasto invariato all’11,1% il mese scorso, come previsto.
Il dollaro sale anche contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,09% a 124,25, dopo aver segnato il massimo di un mese e mezzo di 124,58 ieri.
In Giappone, i dati ufficiali pubblicati questa mattina hanno mostrato che i consumi delle famiglie sono crollati del 3,0% a giugno, deludendo le aspettative di un calo dello 0,5%, dopo l’aumento del 2,4% il mese precedente.
Secondo i dati, inoltre, l’indice dei prezzi al consumo di Tokyo è salito dello 0,2% questo mese, in linea con le attese.
Il dollaro si stacca dal massimo di tre mesi di 0,9726 contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,72% a 0,9625, ma guadagna terreno contro la sterlina con la coppia GBP/USD giù dello 0,22% a 1,5608.
Le valute legate alle materie prime sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,52% a 0,7255, non lontano dal minimo di sei anni di 0,7256 segnato martedì, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,89% a 0,6545. Il cambio USD/CAD sale dello 0,38% a 1,3052.
Secondo i dati rilasciati questa mattina, l’indice ANZ sulla fiducia delle imprese in Nuova Zelanda è crollato a -15,3 a luglio da -2,3 del mese precedente.
In Australia, i dati pubblicati stamane hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% nel secondo trimestre, meno dello 0,6% previsto, dopo l’aumento dello 0,5% del trimestre terminato a marzo.